POESIA DEL GIORNO Eleanor di Herman Hesse




Eleanor
Le sere d'autunno mi ricordano te -

I boschi giacciono bui, il giorno si scolora
ai bordi dei colli in rosse aureole.
In un casolare vicino piange un bimbo.
Il vento se ne va a passi tardi
attraverso i tronchi a raccogliere le ultime foglie.

Poi sale, abituata ormai da lungo ai torbidi sguardi,

l'estranea solitaria falce di luna
con la sua mezza luce da terre sconosciute.
Se ne va fredda, indifferente, per il suo sentiero.
La sua luce avvolge il bosco, il canneto, lo stagno e il sentiero
con pallido alone melanconico.

Anche d'inverno in notti senza luce

quando alle finestre vorticano danze di fiocchi
e il vento tempestoso, ho spesso l'impressione di guardarti.
Il piano intona con forza ingannevole
e la tua profonda e cupa voce di contralto
mi parla al cuore. Tu la più crudele delle belle donne.

La mia mano afferra alle volte la lampada

e la sua luce tenue posa sulla larga parete.
Dalla antica cornice la tua immagine oscura guarda
mi conosce bene e mi sorride, stranamente.
Ma io ti bacio mani e capelli
e sussurro il tuo nome.

  Herman Hesse 

immagine web



Commenti

Post popolari in questo blog

A Oltre Scrittura l’artista Sergio Riviera. Intervista a cura di Monica Pasero

O si vince o si muore. Lineamenti interpretativi del Trono di Spade di Giorgia Turnone.

Intervista allo scrittore, Dario Padalino

FATA VENTOSA NEL REGNO DI SOTTOLEFOGLIE DI VAL ILARDO

LETTO E RECENSITO IL TRENTUNESIMO GIORNO.

A OLTRE SCRITTURA STEFANO FERRI

Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse recensione a cura di Monica Pasero

Intervista al regista, conduttore televisivo, Pino Strabioli

Letto e Recensito. Le ali di Hariel

Alice nel paese delle Meraviglie di Lewis Carroll (versione integrale 1865)