LETTERA A UN AMICO

      Caro amico,
ricevo ora la tua lettera, che strano effetto mi fa tenerla tra le mani, è tanto, forse troppo, che non ne apro una. Su questo foglio bianco la mia mano trema, emozionata e confusa nel rispondere ai tuoi pensieri così intimi e condivisibili.
Tutto tace qui intorno a me, i miei figli dormono ancora e immersa nel silenzio della mia cucina, leggo con piacere le tue parole intrise  di dolcezza e piene di verità. Anche qui gli alberi, stamani, oscillano, osservandoli fantastico che mi stiano salutando. Sono anni che ci scrutiamo a vicenda, mi conoscono bene ed io loro. Innevati, fioriti, con le fronde al vento, verdeggianti hanno trascorso gran parte della loro esistenza accanto a me. 

Le mie stagioni sono passate insieme con le loro.
Certamente saprebbero rispondere alle mille domande che ogni giorno attanagliano la mia mente, ai perché sulla mia e nostra esistenza, per quale ragione io mi senta così diversa dalla maggior parte delle persone, e anche se la mia vita è uguale a milioni di altre, nel ruolo in cui ho scelto di moglie e madre ,però io sento qualcosa dentro di me,sì nel mio intimo, che sta cercando di nascere.
Ci sta provando con tutte le sue forze. La mia vita non vuole fermarsi a questo, desidera avere uno scopo ben preciso. Ognuno ha il suo in questa vita e  il mio sta spingendo impetuoso, dividendomi a metà, tra realtà e fantasia, ma il sogno prevale sulle due, e come ogni buona sognatrice spero che la gestazione sia a termine e che presto nasca quel bisogno di esprimermi che tanto sto cercando, come un viaggiatore cerca la sua oasi nel deserto.
Ecco, se loro parlassero amico mio, potrebbero dirmi che devo fare, per non sentire questo senso d’inadeguatezza che mi tormenta, questa voglia d’emergere, non essere solo un numero tra tanti, ma avere anch’io accanto a te un posto nel mondo.
Il vento stamattina non soffia più la quiete regna. Anche i grandi abeti riposano sereni godendosi un caldo sole estivo, la  loro calma placa anche i miei pensieri, vederli così imponenti nel paesaggio eppure nello stesso tempo fragili e arrendevoli al loro destino, mi dà un senso di pace. Il loro spirito vive col mio, hanno sentito le mie lacrime, le mie risate, le mie canzoni stonate e anche le mie urla d’aiuto. Conoscono una parte di me che forse nessun’ altro sa, quella parte che vorrebbe volare libera e posarsi magari proprio su quelle nuvole bianche, che amico mio vedi anche tu dalla tua finestra, sì quelle nuvole che attraversano il paese senza metà certa, viaggiando per il puro piacere di farlo, un po’come noi viaggiano con una penna in mano e gli occhi chiusi, vagabondando lontano in cerca di un mondo tutto nostro. Sì, amico mio in quel mondo irreale, fantastico, dove vivono i sognatori quelli che come noi credono. Sì, ci credono sempre e si rifugiano lì, nei meandri della loro mente per nascondersi da una realtà troppo brutta per i loro animi sensibili, tentando di riscriverla a modo loro.
Vedi amico mio, in questo mondo fatto solo d’opportunismo e false verità, non c’è più il tempo per sognare, il tempo per allungare una mano per sentirsi ancora fratelli, come il buon Dio milioni di anni fa scrisse. In questo mondo, quelli come noi sono definiti folli, poveri illusi, persone senza concretezza, perché sognare spaventa,quelli in cui dalla vita cercano solo il lato materiale, la concretezza e il possedere, ma noi come ogni poeta o scriba di questo secolo andiamo oltre, noialtri possediamo qualcosa d’immenso, qualcosa d’ eterno che rimarrà con noi sempre. Abbiamo l’amore, la passione della comunicazione, quella vera all’antica, quella scritta. Sì, le nostre sillabe unite pian piano costruiscono emozioni, castelli di sensazioni, provate solo da chi sa arrivare a noi con sensibilità e comprensione.
Lasciati trasportare dai tuoi sensi, da ciò che il tuo cuore dice, navigando con lui presto troverai la strada e ti liberai di questo tormento. Non ci capiranno mai, forse pochi lo faranno, ma quei pochi conosceranno una realtà diversa, dove la vita cambia forma, dove la vera essenza è trasmettere amore.
Godi il tuo dono, urla la tua gioia a discapito di critiche e incomprensioni: Dio ti ha dato qualcosa che solo gli eletti hanno, ti ha dato il dono della comunicazione e tramite le tue parole puoi donare un'infinità di sensazioni a chi saprà coglierle .
 Monica Pasero


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