Sul declinare della decima notte di Gianni Mazzei. Recensione.
Tra queste
pagine si svelano le fragilità e debolezze di un uomo naufrago del suo stesso desiderio.
Nei suoi versi brevi ma intensi, crea, come
tasselli di un mosaico, un profilo di
donna, conducendo il lettore a
vivere con lui i suoi stati, le sue sensazioni più intime, in cui ci svela e rivela di
come la vita spesso induce ad assaporare la meraviglia dell’eros, del
sentimento nella sua totalità. Portandoci a lambire terre inesplorate che in questo caso hanno corpo e occhi di donna …
Facendoci beare di quella ritrovata fertilità di affetti,
riscoprirci vivi, desiderosi di bere ancora alla fonte del proibito, dove assaporare ogni attimo con nuovo vigore ”
linfa di radici stanche” e in quel sogno ove tutto colora e tutto permea la
nostra esistenza che ogni attimo diviene idillio universale. Seppur, però, ci si trovi in uno stato di grazia, giunge a tormentarci l’insicurezza, la paura inducendoci al
distacco, portando a un lato
critico il rapporto, allora la donna, la
musa tanto amata e bramata, in ogni sua sfumatura, diviene
croce e delizia e lo scenario
cambia, i versi prima dolci e carichi d’eros, si sfumano di noir, di quel sapore amaro quando la visone muta e
tutto non riluce come prima. Una silloge carica di sentimento, una penna capace
che con pochi versi essenziali sa
raccontare una grande passione a mo’ di poesia.
Congratulazioni all' autore. Monica Pasero.
Per acquistare scrivete a questa mail info@delbucchia.it
Villapianese Gianni Mazzei mi piace il tuo approccio al testo, non è di distanza, ma quasi carnalmente " mangiato" per farlo tuo e poi dialogarlo con il fruitore in un linguaggio efficace, semplice e nno tecnicistico. e mi piace anche il tuo vedere l'arte non come momento di scontro o di invidia, ma come momento di crescita nella quale l'opera diventa di chi la legge, grande o piccola che sia, e l'autore scompare. in ultima analisi, hai colto nella mia silloge i vari stilemi, gli incipit adoperati di borges, cui l'opera è dedicata, per creare quel senso metafisico e surreale proprio del grande argentino . grazie ancora e sono sicuro che sei un critico letterario molto apprezzato come sei apprezzata come poetessa e scrittrice. auguri
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