Il golfo e la mano di Dio di Monica Pasero
Il
golfo e la mano di Dio di Monica Pasero
Il vecchio si destò e osservò il disegno
incorniciato poi, sorridendo alla piccola, rispose: « No tesoro, lo ha fatto un
pittore con la mano di Dio!» Emma riguardò il disegno poi nuovamente il nonno
che nel frattempo aveva richiuso gli occhi. Non comprese e facendo spallucce
tornò spensierata a giocare in giardino.
L’anziano,
sorridente , sbirciò nuovamente il quadro e si tuffò nei suoi preziosi
ricordi….
E come se fosse ieri. Rammentò quel profumo di
salsedine che mi riempiva i polmoni, mi rivedo ragazzino a rincorrere il vento
sulla spiaggia della mia bella terra campana in cui trascorrevo le mie estati.
Era mattina presto, solo i gabbiani disturbavano il mare che calmo accompagnava
la mia corsa. In cerca di conchiglie. Correvo spensierato, come i miei dieci
anni é li, che lo incontrai ed è lì che tutto cambiò.
Mi colpì fin da subito quel vecchio seduto su uno
scoglio, innanzi al golfo di Napoli.Tra le mani un gessetto e un blocco sulle
ginocchia. “Un pittore“ pensai. Intimorito, arrestai la mia corsa, temendo che
il rumore dei miei passi potesse distoglierlo dal suo creare. Pian piano mi
avvicinai: la curiosità fu troppa.
«Mi scusi posso… »sussurrai osservando l’anziano che
calmo, senza voltarsi, rispose: «Vieni qui vicino a me, fammi compagnia!» Mi
feci coraggio e gli sedetti accanto sbirciando sul suo blocco e i suoi bei
gessetti colorati. Osservai lo schizzo che pian piano prendeva vita grazie alle
mani di quell’ uomo. Ero cosi affascinato nel vederlo disegnare ed entusiasta,
che senza più timore dissi: «Disegna molto bene!»
L’uomo
sorrise e, continuando a tenere gli occhi bassi sul suo blocco, rispose:
«Grazie ragazzo, tu sai disegnare?» Ci pensai, «Veramente no: in disegno sono
una vera schiappa!- poi, osservando la bellezza di quei tratti, continuai: Lei
signore è un artista non certo io! »
L’uomo mi
sorrise e disse ancora: «Siamo tutti artisti e te lo dimostro»
Incuriosito,
attesi
«Cosa ho
disegnato?» chiese.
Mi sorpresi
per la domanda, ma risposi: «Signore ha disegnato il mare azzurro pieno di
sfumature, talmente limpido e lucente da sembrare vero!»
« Bene
ragazzo, e chi è che ha creato il mare: la mia mano o quella di Dio?»
Ci pensai su
poi risposi: « Dio ha creato il mare poi
lei lo ha disegnato»
«Ora dimmi.
Che vedi ancora su questo disegno?»
« Vedo il
Vesuvio in lontananza, e poi un cielo azzurro punteggiato da un volo di
gabbiani.»
« E dimmi
ragazzo chi ha creato il Vesuvio, il cielo e i gabbiani: la mia mano o la mano
di Dio?»
Io ancora risposi : «Dio, signore e poi lei lo ha
disegnato.»
«E dimmi, ancora, ragazzo v’è altro ancora su questo
foglio?»
Guardai bene
scostando dei gessetti che lo ricoprivano in parte e dissi:
«Sì, signore:
v’è un bambino che corre sulla spiaggia e a dire il vero un po’ mi somiglia!»
« E dimmi chi
ha creato questo bambino: la mia mano o quella di Dio?»
« Dio e poi
la sua mano,signore,lo ha disegnato.» Ripetei ancora.
Per un attimo
solo il rumore delle onde accompagnò i nostri battiti. Intanto il vecchio
terminò il disegno con piccoli ritocchi.
Assistetti in
silenzio al suo lavoro. D’un tratto strappò il foglio dal blocco e me lo porse
voltandosi. Fu allora che lo vidi, il mio cuore sussultò: i suoi occhi erano
senza pupille, lui non ci vedeva!
Con tutta la
forza che trovai chiesi: «ma come ha fatto a disegnare?»
E lui ancora
rispose: «Chi ha creato tutto questo la mia mano o quella di Dio?» e io allora
capii.
Il vecchio si
destò dal suo ricordo, si alzò dalla vecchia poltrona affacciandosi alla
finestra vista mare. Il sole già alto illuminava il golfo ricoprendolo della
sua calura estiva, nei pensieri il ricordo di quel dono insperato e nel cuore
la consapevolezza che anche il suo golfo: la sua terra natia era lì, per mano
di Dio.
molto bello e commovente
RispondiEliminasì, davvero molto bello...
RispondiEliminaCarmen
Grazie gentilissime !
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