Ora è Natale di Monica Pasero
Rammento ancora il cigoli della vecchia cassettiera,
lì dentro nonna teneva tutta la sua vita. In quel cassetto, tra vecchie
fotografie, fazzoletti e documenti, ricoperta da un vecchio foulard di seta c’era
una scatoletta in latta.
Ogni anno era giunto quel giorno. Ero felice,
finalmente l’avremmo aperta, era vecchia e tutta arrugginita, ma ai miei occhi sembrava
uno scrigno prezioso. Il cuore batteva e la felicità riempiva quella giornata. Nonna
sorrideva, tra le sue mani la vecchia scatola. «Nonna dai aprila!» la incitavo «Facciamo
tutto Monica.Pazienza !»mi diceva sorridente.
Io agitatissima, gustavo quell’ evento.
Finalmente nonna l’apriva, i miei occhi sorridevano
di una luce nuova, eppure non era la prima volta che vedevo il suo contenuto,
ma era sempre una grande emozione. Esultavo e battendo le mani le giravo
intorno, afferrandomi al suo grembiule. Nonna ridacchiava serena, emanando quel
sentore di gioia che esiste solo dove vi è solamente bene e in quelle ore della
mia vita, vi era solo bene.
«Pronta?» domandava. Io annuivo e con mano tremante prendevo
il prezioso tesoro. Erano tre i pezzi
che lo componevano. Tra le mie mani ora, la vecchia statuetta in gesso di San Giuseppe,
sbiadita come i suoi anni. Sorridevo e la mettevo al centro del comò, sopra un
centrino di cotone bianco, poi era il momento della statuetta di Maria che
delicatamente baciavo per poi posarla accanto al suo sposo, e infine
prendevo il mio pezzo preferito, il più
bello, il piccolo Gesù bambino nella culla che depositavo al centro dei due. Ecco
il mio presepe.
«É Natale!»
dicevo con gioia a nonna, lei sorrideva e accarezzandomi
la guancia rispondeva: «Sì, Monica
ora è Natale!»
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