Ricorderò i tuoi occhi di Salvatore Lagravanese. Recensione a cura di Monica Pasero
È un viaggio empirico quello intrapreso dal poeta
che ci porta a vivere la brama di un uomo incantato, incatenato, nell'anima, dall'essenza di una donna, dal suo ricordo che permane nel tempo. Marchiando in lui forti
emozioni che, dall’anima, si espandono fino al cuore e trasmigrano con dolcezza, creando versi temprati dal dolore,
dalla forza di un sentimento, in cui
s’inneggia un amore sofferto,
bramato e mai dimenticato.
Liriche che raccontano il travaglio di un cuore
ammaliato, rapito da questa figura femminile
e dai quei suoi occhi che, in ogni verso, s’ impongono prepotentemente in quest’ opera
divenendone fulcro dell’ intera raccolta. Quegli occhi di donna, dove si nasconde
l’infinito, in cui quest’ uomo si è perso
ed ora annaspa in quel
mare esistenziale dei tanti se, delle tante domande a cui
non riesce a dare risposta. Naufrago di
un desiderio perennemente vivo…
Leggere quest’ opera è come aprire il cuore di un uomo ferito, tormentato e, nel
suo lento sanguinare, scoprire la forte passione che arde in
lui unita alla speranza, alla brama che
lo divora ma nel contempo lo tiene in vita.
Un cuore forte che batte con ardore, alimentato
proprio da questa sua sofferenza che trascrive con grazia, regalandoci emozioni
eterne … liriche grande bellezza, una bellezza eterea che
spinge a volare alto con l’anima. Una
scrittura complessa, elegante che sfiora con garbo il mondo spirituale unendolo
al carnale; passione che va ben oltre alla fisicità. Un vero inno all’amore quello grande,
bramato nel tempo; l’amore di un
uomo in costante attesa di ritrovarsi in
quel suo sguardo di cui il poeta cita: E cercai nei tuoi sguardi la ragione della mia esistenza…
La raccolta è impreziosita da diverse opere dell’artista
Vincenzo Cacace; opere
di indubbia bellezza che unite ai versi di Lagravanese realizzano un'opera di grande pregio artistico e
letterario.
Monica Pasero
Commenti
Posta un commento