... Riflessioni
Il mondo dell’
arte è forse uno dei settori più illusi e monopolizzati esistenti e forse anche
quello in cui si emerge solo se si è in
grado di vendersi meglio! Ogni settore,
che abbraccia l’ espressione artistica, ha i suoi mezzi per divulgare artisti
di ogni genere e qui possiamo trovare diversi tipologie di porte che possiamo aprire
a nostro rischio e pericolo. Per gli
scrittori troviamo l’ editoria a pagamento come possono esserlo le case
discografiche ma questo vale per tutti i settori artistici. Sinceramente non ho
nulla contro le CE a pagamento, l’unica
cosa in cui dissento è sul fatto che dovrebbero definirsi tipografie e non editrici,
in quanto è l’autore stesso che paga per essere pubblicato e investe su di loro e non l’opposto come dovrebbe essere, ma si sa il
mondo va alla rovescia da un po’ di secoli, stessa cosa vale per la musica. Seconda porta accessibile per gli emergenti la troviamo nelle CE non a pagamento le quali hanno diritto a chiamarsi editori, se
il loro obbiettivo è davvero di divulgare l’arte e non utilizzare, in modi
alternativi, i propri autori per arricchirsi
… Stessa cosa vale per la musica. A
queste due porte per entrare nel grande
mondo dei falsi arrivati c’è un altro canale che sta prendendo piede tra
musicisti e scrittori in cui si parla di divulgazione artistica, la diffusione
emergenti che parte con il presupposto di divulgare gratuitamente emergenti i quali non
ricaveranno nulla delle loro opere, se nonché ampia visibilità e questo sarebbe fantastico, liberalizzazione dell arte, dono per tutti ma si sa, anche qui c’è l’inghippo e
così, dopo le più belle parole di solidarietà artistica di quanto è bello crescere insieme, si scopre che si
invitano i loro artisti ad appoggiare economicamente tali benefattori con piccole somme per
continuare a come potrei dire ecco sì, a
far prolificare l’arte emergente. Per cui
amici scrittori, musicisti e artisti vari diffidate dal falso buonismo che dilaga soprattutto oggi, dove si inneggia
alla libertà di espressione e quando ci si abbocca a questo miraggio epocale,
ci si ritrova con un link e un sito per donazioni … Il bene non deve avere
secondi fini se no, non si chiama passione ma speculazione mascherata da grande
amore per l’arte.
Abbiate il
coraggio di ribellarvi ! Meglio anonimi che giunti in questo modo al successo.
Monica Pasero
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