A OLTRE SCRITTURA LO SCRITTORE FEDERICO FABBRI
Aspettami ti
prego.
Ti chiedo
pazienza,
non ora,
ma ti voglio
raggiungere.
Ovunque tu sia
allarga le
braccia
e guidami da
lontano,
fa sì che i tuoi
occhi
rincontrino i
miei,
e questa volta
per sempre.
Federico Fabbri.
Oltre Scrittura
oggi ospita un giovane autore, di lui mi colpisce la sua verve, la sua ironia e
anche la sua perenne melanconia. Emozioni forti vivono in lui da sempre e, come un fiume in
piena, lo hanno portato a scriverle, rendendoci partecipi del suo dolore, ma anche dei suoi sogni. Versi intensi spesso truci dal sapore
del dolore, sfumati però dalla consapevolezza che il sogno è speranza. Opere diametralmente
opposte, le sue, ma entrambe vere e sentite. A Oltre Scrittura il poeta e scrittore Federico Fabbri che ha fatto della sua penna un modo per non dimenticare …. e nel contempo aiutare il
prossimo.
Intervista a
cura di Monica Pasero.
Innanzitutto ti ringrazio di essere qui e parto subito col
chiederti: ricordi il tuo primissimo scritto vuoi riportacelo.
Sì come fosse
ieri, son passati già passati vent’anni.
L’ubriaco
Una musica antica accompagnava l’ubriaco
nella strada verso casa.
Né compagni né amici
tantomeno altri bicchieri
che potessero riempire il vuoto
che aveva dentro da anni ed anni.
Solo lampioni, lampioni volontari
ad aiutarlo, a sorreggerlo,
a dare all’ubriaco qualcosa o qualcuno
da abbracciare…
mai nessuno…
resta solo con se stesso
e una bottiglia fra le mani
vuota
e una nuvola di fumo
che si espande alta dalla sua sigaretta.
Non la fuma neppure…
La tiene in mano
facendola fumare all’aria
solo per poter stringere qualcosa fra le dita
e se per caso, o sbaglio
la sigaretta cade a terra
l’ubriaco immagina il gesto
e lo paragona alla sua vita.
Anche lui cadrà a terra
in una notte fredda
ed anche lui rimarrà agonizzante
fra piedi che lo calpestano
senza che nessuno lo raccolga.
"Sino alla fine” e “Per Sino poesie” edite dalla casa editrice “Pagine” sono le tue opere prime, entrambe legate ad una persona che, a quanto leggo, hai
amato tantissimo e qui ti chiedo: vuoi raccontarci qualcosa a tal proposito?
Un
aneddoto di Denis, qualcosa che ancor oggi ti fa sorridere?
Ce ne sono tantissimi di ricordi che
mi affiorano nella mente, ma uno in particolare mi fa sorridere ancora oggi.
Ricordo la notte nella quale abbiamo avuto un incidente in macchina, quando la
macchina dopo aver sbandato ad una curva, ha smesso di cappottarsi si è girato
verso di me e guardando il mio viso insanguinato ha detto: “Cavolo te ne frega,
non ci siamo fatti niente!!”. Questo era il suo inconfondibile modo di prendere
la vita con leggerezza. Sempre un sorriso a scacciar via le preoccupazioni.
La cosa che mi ha colpito di te, ed è anche la
motivazione perché ti ho chiesto questa intervista, è la tua scelta encomiabile
di donare il ricavato delle vendite delle tue molteplici opere all’associazione “Piccolo principe” di Santa Sofia (FC) . Vuoi raccontarci il perché
di questa tua scelta e di che si occupa
questa associazione ?
Ho scelto di
devolvere il ricavato all’Associazione socio-ricreativa del “Piccolo Principe”
perché Denis aveva scelto di svolgere il suo Servizio Civile, accudendo gli
ospiti di questa struttura, ma soprattutto perché aveva continuato a farlo
anche dopo il termine obbligatorio. Questa struttura ospita uomini e donne di
ogni età con handicap sia fisici che mentali.
Onestamente,
mi sono avvicinato a questo mondo in maniera inconsapevole, ma mi è bastato
poco per comprendere la scelta di Sino. Quei ragazzi e quelle ragazze sono
entrati da subito nel mio cuore ed i loro sorrisi mi sembrano il tributo più
sincero alla memoria di Sino.
Come ho detto, nell’ introduzione, sai scrivere testi diametralmente opposti,
alternando la tua grande sensibilità a
letture più leggere, dove emerge oltre
alla tua fervida immaginazione ,una grandissima ironia. In “La mia vita durata 90 anni, scritta a 36,finita di scrivere a 37” opera edita da
Book sprint Edizioni, dai davvero tutto
te stesso. La lettura è piacevole ,divertente,
ma nel contempo, sotto quell’ imbiancata di ironia, si nasconde quella mancanza, quel vuoto che poi
accomuna tutte le tue opere … Perchè nasce questo libro ? Cosa ti ha spinto
in qualche modo a raccontarti a metterti
a nudo?
Nelle
tue innumerevoli presentazioni c’è una dolcissima
figura accanto a te, tua figlia Noemi. Perché scegli di coinvolgerla ?
Perché mi piace coinvolgerla in tutto
ciò che faccio. Lei all’inizio non voleva, perché sapeva che tutti i personaggi
sono descritti in modo ironico e sarcastico, ma alla fine è rimasta
soddisfatta.
Di comperare foglio e penna!
Quanto conta
il messaggio nel tuo modo di concepire la scrittura
Se devo essere sincero il messaggio a
volte è più per me stesso che per chi mi legge. Anche se…
Progetti
futuri ?
In cantiere… sempre legati alla mia
terra e alle sue tradizioni. Amo i personaggi del mio paesello e mi piace
descriverne le storie, storie straordinarie di gente comune che meritano di
essere tramandate.
Quanto è importante il sogno nella tua vita ?
I miei sono sogni semplici, di cose quotidiane, piccoli pezzetti di felicità, che
non svaniscono la mattina al risveglio.
Ringraziando Federico, ricordo ai nostri lettori che potete seguirlo sulla sua PAGINA FACEBOOK o sul suo
Commenti
Posta un commento