A OLTRE SCRITTURA LA PITTRICE NORA ART. INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO
La Bellezza è una forma del Genio, anzi,
è più alta
del Genio perché non necessita di spiegazioni.
Essa è uno
dei grandi fatti del mondo,
come la
luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura
di quella
conchiglia d’argento che chiamiamo luna.
(Oscar Wilde)
“Femminilità” è la
parola chiave che apre al vasto mondo pittorico dell’artista di oggi; la quale
con maestria e talento riproduce la figura femminile nella sua totale essenza:
corpi sinuosi, delicati di donna, rubano la scena e gli occhi; portandoci a
contemplare terre lontane in cui l’avvenenza, la passione e la sensualità divengono
primari.
Donne eteree,
magiche, si elevano su queste tele, sguardi lungimiranti, occhi espressivi raccontano
stati d’animo, differenti, di donne che amano, soffrono, sperano, attendono …
Raffigurazioni,
quasi celesti, che sfiorano il mistico e lasciano intravedere visioni nuove,
dove la fantasia si mescola alla realtà. Opere significative che ci aprono ad
ampie interpretazioni; soggetti intrecciati tra realtà e finzione, spronano il
nostro sguardo ad andare oltre. Sacro e profano si accarezzano senza ledersi
tra loro; un mix vincente che evidenzia l’estro e l’immensa grazia di questa
artista.
E come le sue amate
farfalle, si posano delicati sulle tele i colori pastello; dai blu ai tenui
rosa che imprigionano nei suoi soggetti tutta la sua femminilità.
Ma non mancano opere
più decise, dove domina il nero, il rosso, il giallo. Il mistero, l’avventura.
Cavalli al galoppo aprono a nuovo spirito, pensieri espressivi che si ribellano
su tela e scalpitanti ci inoltrano in inaspettati scenari: dai mari cangianti e
spumosi, al volo di gabbiani liberi, alle distese di girasoli baciati da un
caldo sole estivo.
Non manca davvero
nulla nelle opere dell’artista di oggi che ci porta in un mondo fatto
totalmente di lei, di magia e di alternativa …
L’alternare una
reale condizione e renderla bella, anzi bellissima, scavando nell’ animo e portando
ogni soggetto ad essere una piccola magia universale.
Ad Oltre Scrittura
ho il piacere di ospitare la pittrice Nora Art.
Innanzi
tutto ti ringrazio di essere qui e parto subito col chiederti, quando è nata la
tua passione per la pittura? Ricordi il tuo primissimo disegno?
Grazie a te Monica
per avermi dato la possibilità di farmi conoscere. Certo! I ricordi dei miei
primi disegni risalgono alla tenera età, da piccola già disegnavo. Alle
elementari, ricordo che la maestra mi incoraggiava facendomi molti complimenti.
Il mio primo quadro a olio l’ho realizzato a nove anni, per emulare mia sorella
maggiore che già dipingeva e da lì non ho più smesso.
Soggetto
primario delle tue opere è senza dubbio la donna; c’è un motivo per questa tua
scelta?
Mi dà molta
soddisfazione dipingere la “donna” nelle sue molteplici espressioni, secondo me
la bellezza di un paesaggio è più completa con una figura femminile che ammira
lo spettacolo della natura; è come se dipingessi me stessa che guarda e
assapora ogni momento del panorama dipinto.
Chagall
diceva: Aprivo solamente le finestre
della mia camera ed entravano l’aria color blu, l’amore e i fiori. Questa
sua espressione mi ha ricordato te; e ti chiedo: a quale fonte d’ispirazione attingi
per le tue opere.
La mia voglia
costante di evadere con la mente mi ispira, mi porta direttamente in un’altra
dimensione di pensiero, mi allontana dalla realtà per poi ritornare con
tantissime idee da quel viaggio fatto con la fantasia.
Nei
tuoi quadri spicca forte la bellezza, la perfezione femminile viene esaltata
divenendo quasi surreale. Ma secondo te la bellezza può essere standardizzata
al modello sociale in vigore oggi?
Secondo me la
bellezza oggi è molto standardizzata, la chirurgia estetica viene utilizzata in
modo esagerato, così da creare corpi tutti uguali, gonfi oltre misura. La
bellezza che dipingo è semplicemente armonia dei colori e delle forme.
Alcuni
artisti lasciano un messaggio nelle loro opere, se c’è nelle tue qual è?
Il messaggio che
cerco di lasciare nelle mie opere è di cogliere dalla natura la bellezza della
vita. Utilizzando i colori chiari delle tonalità dell’acqua, come l’azzurro, cerco di evocare il sogno. Quindi
elogio la positività e la serenità, lasciando tutte le negatività del mondo al
di fuori delle mie tele.
Leonardo
Da vinci diceva: La pittura è una poesia
muta, e la poesia è una pittura cieca. E quale miglior connubio, allora,
per la tua opera che è stata utilizzata come copertina di una nuova
pubblicazione poetica; ti va di parlarcene?
Questa mia opera è
stata utilizzata per la raccolta poetica di Antonella Commendatore “Da
bozzolo a farfalla” edita dalla Ctl
Editore Livorno di Nino Bozzi. Sono grata di aver potuto dare un volto ai versi
di questa autrice, perché grazie al
connubio “arte e poesia” emerge ancor di
più la positività della vita e dell’amore
che muove il mondo. Sono felice di aver potuto vivere questa esperienza e che
la scelta sia caduta su di me e sulla mia opera e spero possa accadere di
nuovo.
Henry
Ward Beecher, politico del secolo scorso, affermava: Ogni artista intinge il pennello nella sua anima, e dipinge la sua
stessa natura nelle sue immagini. Nelle tue opere domina, oltre la
femminilità, anche la libertà: capelli al vento, cavalli al galoppo, farfalle
libere e voli di uccello, onde spumeggianti, tutto questo mi fa pensare alla
tua innata voglia di espressione; alla forte ribellione che si scatena in te
quando prendi tra le mani il pennello e oltre al colore liberi anche l’anima; è
così?
Ma
certo! Non posso che condividere il pensiero che ogni artista intinge il
pennello nella propria anima prima di dipingere! Tutto deriva dall’anima, io
dipingo ed imprimo sulla tela il mondo che ho dentro e i miei semplici pensieri
effimeri mutano in materia leggibile a tutti.
Come scritto nella tua biografia,
sei un’ autodidatta e questo evidenzia il tuo grande talento; ma quanto è
importante la tecnica e lo studio nel
tuo percorso artistico?
Fin
da piccola la mia tecnica l’ho inventata ed elaborata dipingendo tanto, tutti i
giorni, ho imparato dagli errori, come
procedere per migliorarmi sempre più; fino ad arrivare a ciò che sono oggi.
Comunque la mia arte è in continuo mutamento, grazie all’utilizzo e
all’esplorazione di nuove tecniche.
Chi è Nora art nella vita di
tutti giorni?
Nora
è una persona introversa, che con la pittura cerca di esprime le emozioni più
profonde per rendere l’anima più fluida e liberarla dai blocchi emotivi.
Se dovessi definirti con una
sola parola quale sarebbe e perché?
“Semplicità”,
perché non voglio una vita artificiosa fatta per il gusto di apparire e pensare solo al successo, voglio stare bene
con me stessa e con la mia famiglia ed esser sempre presente per loro.
Progetti futuri?
Per le mie
collettive prediligo le gallerie d’arte intime e organizzate bene che
evidenzino le opere per quello che sono; senza artifici e soprattutto non
sfruttino l’artista. Al momento il mio progetto
primario, che sto cercando di raggiungere, dopo anni di collaborazione, è
gestirmi autonomamente una mia Galleria, dove esporre individualmente le mie opere.
Ed
eccomi alla mia ultima domanda, di rito per Oltre Scrittura, e qui ti chiedo: quanto
è importante nella tua vita il sogno?
Il sogno è importantissimo per
me, perché ne traggo molta ispirazione; infatti i miei dipinti dalle tonalità
azzurre evocano molto l’onirico mondo notturno. Parlando del sogno non posso che
citare un artista che sento particolarmente vicino, Vincent Van Gogh il quale afferma: “Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno” cosa aggiungere,
questa citazione è esattamente quel che penso e vivo.
BIOGRAFIA NORA
SCIARRA IN ARTE NORA ART
Nora Sciarra, classe 1969, è un’artista
autodidatta nell’ambito della pittura. Fin dalla tenera età si applica in
questo campo maturando uno stile figurativo personale, sperimentando varie
tecniche pittoriche in special modo la pittura ad olio.
Le
sue opere studiano con profondo rispetto la realtà circostante senza
codificarne, concettualmente e visivamente, le forme realistiche mutandole però
con il suo stile fantasioso. Spesso unisce tecniche come la pittura a materiali
estranei ad essa creando rilievi ad effetto tridimensionale, formando così
delle opere che sembrano mutare da forme piane a forme tridimensionali.
Il dipinto di Nora nasce come una poesia in quell'intimo connubio tra realtà e sogno che genera contrastanti emozioni interiori nelle quali il pittore intinge il proprio pennello ed il poeta la propria penna. L'eleganza dell'introduzione dell'intervista di Monica Pasero all'artista Nora Art la delicatezza della sobria intensità delle domande e delle risposte spingono a conoscere meglio e di più entrambe apparentemente avvolte dalla stessa filosofia di vita. Grazie Nora e grazie Monica.
RispondiEliminaGrazie Guido dell' attenzione.
RispondiElimina