È primavera!
È primavera! la primavera è sempre emissaria di buone cose, anche se i tanti allergici, ahimè, non saranno concordi.
Ma conosciamo meglio questa parola: “Primavera deriva dal latino: primo
inizio ver primavera, da una radice indoeuropea col senso di ardente,
splendente.”
E quale poteva essere il suo significato, se non inizio? Siamo giunti,
appunto, alla stagione del rinnovamento, del nuovo inizio; dove la natura
riprende dominio e accoglie i nuovi nascituri. Si manifesta nella sua più
sensuale veste: dai rosa tenui dei susini, ai bianchi ciliegi, ai lilla dei
glicini, ai gialli festosi delle primule e al viola delicato delle violette. La
primavera si manifesta ovunque, senza distinzione, anche un lembo di terra,
soffocato dall’ asfalto cittadino, potrà stupirci regalandoci fiori selvatici,
nati liberi, che sono riusciti a sopravvivere ai cambiamenti, adattandosi ad
ambienti ostili e fiorendo. Vincendo! Vivendo una vita breve come un soffio di
stagione, eppur contornata da tanta bellezza.
Ma non è solo la natura a riprendere vita in Primavera, anche l’essere umano
risente di questo cambiamento ciclico. I sensi si destano a primavera: è come
se uscissimo da un letargo emotivo, perdurato nelle stagioni fredde, dove la
vitalità viene meno. In qualche modo ci rammenta che abbiamo i sensi pronti ad
accogliere nuovamente la vita e le emozioni, che possiamo ancora ricevere e
dare. Non esiste età! Tutto si rinnova. La primavera possiamo definirla per
l’essere umano uno stato d’animo di breve durata, ma sempre ritrovabile e
rinnovabile, legato alla voglia di scoperta, di cambiamento, di rivalsa e al
bisogno di amare e di essere amati. È la fertilità della mente e del
cuore che desidera ancora, e poi ancora, ritrovare quello stato spesso sepolto
da lunghi e freddi inverni, ma che ancor smuove in noi il suo ricordo,
rammentandoci quanto sia bello ricominciare!
La primavera incarna la figura dell’artista, come un pittore porta colore su
tele spoglie, dà il meglio di sé creando vita dove prima non c’era, facendo sì
che tutto evochi emozioni e ricordi; come un poeta esprime la sua bellezza
tramite delicate manifestazioni del suo essere e, come nei versi di un poeta,
manifesta il suo amore.
Forse per questo la primavera è sempre stata una grande musa per gli
artisti. Per cui oggi voglio omaggiare questa stagione, riportando alcune opere
che la raffigurano.
Parto con
“Ramo di mandorlo in fiore”
opera realizzata nel 1890 da Vincent Van Gogh.
In questa raffigurazione si evidenzia la forza della primavera che riporta
vita, colore sugli spogli rami di un mandorlo. Porta bellezza senza
chieder nulla in cambio se non il mirar il suo tocco. Breve vero, ma
indimenticabile.
“Primavera”, opera
del 1886 creata dall’ impressionista Claude Monet.
“Prato” opera del 1901
realizzata da Ferdinand Hodler.
Su questa tela si avverte l’ aria di campagna: gli steli al vento e
quei fiori selvatici che imperiosi ondeggiano tra l’erba, alta e viva, le loro
spore che s’innalzano libere e in lontananza i monti che ritemprano i ricordi
di molti di noi.
Per quanto riguarda la Primavera nella poesia, tra le tante liriche di ogni
tempo ho scelto
Magia della vita di Khalil
Gibran.
In un campo ho veduto una ghianda:
sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella
ghianda
mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si produce
mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno
e nella passione di ogni primavera.
Perché non dovrebbe prodursi
nel cuore dell’uomo?
A parer mio, questa poesia racchiude il significato più profondo di questa
stagione, e anche quello della nostra esistenza terrena. Perché come la
primavera che riporta la bellezza, il colore, i frutti sulla Terra, anche
l’uomo può germogliare a nuove consapevolezze e far fiorire in lui nuove
visioni in cui la bellezza predomina sulla brutalità della vita, e si fa
spazio, germoglia spazzando via l’oscurità e ridonando alla sua anima, spesso
scura, incolore, quella luminosità e quell’ ardente bisogno di rinascita.
Monica Pasero
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