A OLTRE SCRITTURA L’ARTISTA CRISTINA SODANO INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO
Quando l’energia diventa trasgressione
emotiva e ribellione
universale.
A Oltre
Scrittura, una giovane artista che tramite le sue sferzate di energia e colore riporta
su tela opere singolari di grande
comunicazione visiva. Ospito con piacere la pittrice Cristina Sodano .
Non
sono una critica d’arte e sinceramente le parole della critica lette nella biografia
dell’artista, non mi sono arrivate, anzi hanno deviato fortemente il mio
pensiero. Allora mi sono messa osservare i suoi lavori senza elementi didattici
per comprenderli e sta qui la magia e bravura di chi fa arte,: riuscire a trasmettere
a tutti le sue emozioni, senza bisogno che quest’ultimi siano critici o
studiosi dell’arte. Ebbene osservando alcune sue opere, mi sono accorta che
predilige il nudo di donna e riporta su tela i
suoi modelli in modo del tutto singolare. Emerge questa sensazione di
chiusura alla vita. La donna oltre alle barriere della nostra
società, quasi a dissociarla, proteggerla da ciò che è la vita e portarla in una dimensione
irraggiungibile al nostro sentire. Barricandola
in forme appuntite come cunei, sbarre,
vetri e se osserviamo bene non è lei a essere imprigionata, ma noi, i nostri sguardi che scrutano una donna libera che viaggia già oltre al nostro giudizio.
Sono quasi
sempre figure di nudo, dove pervade la
purezza della natura, dove la donna si esprime liberamente senza pudore. I colori sono forti, sintomo di ribellione,
di rabbia, di cambiamento. Le linee trafiggono la figura senza mai ferirla,
ma sottraendola al mondo che la circonda, portandola oltre al confine dell’ imposto.
Ringraziandoti
di essere qui ti chiedo subito: quando hai compreso l’esigenza di esprimerti tramite
il disegno?
L’esigenza
di esprimermi, attraverso il disegno, l’ho sentita verso i
10 –12 anni, non
espressa in ambito scolastico, ma nei miei momenti di solitudine
Il tuo percorso di studi senza dubbio ha
aiutato a diventare l’artista che sei, ma secondo te, la tecnica può sopperire alla
mancanza di talento o viceversa?
Solo la tecnica senza il
talento serve a ben poco, in quanto il talento è una particolarità insita nella
persona che porta a tirare fuori da ognuno di noi un essere unico e irripetibile.
Però, il talento senza il supporto della tecnica (che ritengo debba essere
assolutamente personale) può perdere di efficacia. In realtà la tecnica prende
corpo nel momento in cui si mette in esercizio il talento ( in questo caso
riferito alle espressioni artistiche e manuali).
Come
detto in precedenza, vedo la tua predilezione nella figura femminile, c’è un
messaggio dietro queste tele, se sì quale?
Il
mio messaggio attuale è nella rappresentazione di questi corpi femminili, con
architetture,
vetri rotti, elementi che imbrigliano i corpi stessi in una “prigione”,
bloccando le immagini. Una trasposizione del io femminile. Ostaggio della sua stessa natura e della
superficie sulla quale è rappresentata. In realtà non sono solo le immagini a
essere bloccate e prigioniere di architetture che come gli artigli di un drago
cercano di toccarle e frenarle nei movimenti, ma siamo anche noi spettatori che
dall’altra parte della tela restiamo bloccati dai nostri stessi pensieri e
azioni.
Hai un artista
contemporaneo o meno a cui ti ispiri ?
Nel tempo mi sono ispirata a
molti artisti del Novecento ma anche Contemporanei,
in particolare modo agli Impressionisti e altre correnti avanguardiste.
Tramite la tela riporti alla vita
sensazioni, emozioni anche ribellioni di questo nostro vivere. I colori ne sono
testimone, quale tonalità prediligi e perché?
Escludendo gli ultimi
lavori, in cui il colore è poco presente, in quanto sto attuando una
saturazione cromatica, nel passato ho usato spesso i colori primari nelle varie
tonalità e i cadmio, anche per la mia predilezione ai dipinti
dell’Espressionismo, ho sempre amato i colori molto forti e accesi perché
esprimono, secondo me, al meglio le passioni controverse che vivono nell’animo.
Per chi fa arte, l’arte diventa parte
integrante della nostra quotidianità, anche nelle piccole cose riusciamo a
percepire un’emozione, un’idea che ci porterà a comporre o nel tuo caso
dipingere. Da dove cogli la tua massima ispirazione?
La colgo dal quotidiano, dal
mio vivere il presente a livello emozionale. La colgo da una frase, un pensiero
letto su di un testo di poesia o narrativa
Se
potessi prender un’opera d’arte e rifarla quale sceglieresti?
Sinceramente nessuna.
Rispetto in generale il lavoro altrui e quando un’opera riesce a trasmettere un
messaggio, vuol dire che funziona. Per
cui non riesco a pensare di rifarla da capo , soprattutto un’ opera d’arte
conosciuta e contestualizzata nel suo periodo storico
Oltre
ad un’eccellente artista chi è Cristina Sodano nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni sono una donna
che fa la mamma, una donna che vive di paure, nevrosi, emozioni con la sua
voglia di vivere e sognare.
Progetti
futuri?
Desideri futuri più che altro.
Come progetti sicuramente, due o tre
mostre, la realizzazione di un catalogo con i lavori degli ultimi anni e creare
nuovi dipinti.
Giungo alla mia ultima domanda: quanto è
importante nella tua vita il sogno?
Nella mia vita il sogno è stato più che
importante, è stato fondamentale! In questo ultimo periodo ho perso un po’ la capacità di sognare, ma sto cercando di recuperarla.
Ringraziando Cristina per questa interessante
intervista vi ricordo la sua pagina facebook e il suo sito
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