A OLTRE SCRITTURA ALESSANDRO BELLOMARINI
Una
mente vulcanica
dall’anima antica.
Nel mio spazio oggi ospito un artista poliedrico che si cimenta tra poesia,
prosa, musica e sceneggiature teatrali; energia ed estro, certo, non gli
mancano! Leggendo alcuni sue liriche sento di definirlo un poeta dall'anima antica.
I suoi versi sembrano essere stati
scritti in età matura eppur lui arriva dalle nuove generazioni di giovani che,
oggi, appaiono immuni alla cultura e allo spirito, allevati di apparenza da una
società consumistica e propensa a sedare
le anime. Ma i suoi versi smentiscono tale concezione e ci riportano alla
soddisfacente speranza che in quel “caos
generazionale “esistano delle eccezioni; dimostrandoci, ancora una volta, che è
l’anima a dominar il nostro tempo e a liberare la nostra vera natura. È tutto
questo traspare negli scritti di questo autore, nei suoi stati d’animo, spesso incatenati
dal raziocinio del quotidiano; che lui libera, donando ai suoi lettori versi di assoluta bellezza come questi:
Io non ti amo
più
Come la prima
volta.
Ti amo
Come tutte le
altre prime volte
Che per te
inventerò.
Ti amo
Senza
rivelazioni o pregiudizi
Come la più
ribelle delle
anime.
Ti amo
vittoriosa o
sconfitta
Gelosa o
impotente
Ti amo
Solo per
l'esigenza di amarti
E tacerlo nel
mio grido.
Ti amo
vestita di cielo
e di pelle
Come la
promessa del
vergine
Al futuro
sposo.
Ti amo come
mai saprei
dirlo
E così scappo
e ritorno
oltre l'amore
e il tempo
(Manti d’argento
poesia tratta dalla silloge I gradi di Orione – Oltre l’amore 2018)
Liriche vestite di delicate sensazioni, in cui trapela
tutta l’energia e la passione del suo sentire e la grande voglia di comunicarla.
A Oltre scrittura ho il grande piacere di ospitare lo scrittore, poeta,
sceneggiatore, paroliere, e molto altro ancora, Alessandro
Bellomarini.
INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO
Benvenuto
Alessandro; mi colpisce molto il tuo vulcanico estro che spazia in tanti
settori espressivi: poesia, prosa ma anche musica e teatro. La tua voglia di
comunicare appare immensa, quale tra queste passioni è giunta per prima nella
tua vita?
Beh, tutto è iniziato quando avevo
cinque anni. Mia madre mi regalò un quadernino e mi insegnò a scrivere prima di
andare in prima elementare. Nel giro di poco lo riempii con poesie e piccoli
racconti. Piano piano, le altre discipline si sono sviluppate come tanti rami
dall’albero madre. Ho cominciato a frequentare scrittori, autori, cantautori e
registi e di conseguenza ho desiderato approfondire le altre discipline
artistiche.
Proietti dice: “Benvenuti
a teatro. Dove tutto è finto ma niente è falso.” E qui ti chiedo: quanto c’è di
reale nei tuoi testi teatrali?
Ti rispondo con un’altra citazione,
stavolta di Renato Zero: “questo è il teatro, un gran mercato di bugie dove la
gente confronta le sue fantasie”. Mi sono spinto verso questo mondo per mettere
alla prova la mia fantasia e confrontarla con le persone che venivano a vedere
ciò che scrivevo. Credo a teatro non si possa mentire in maniera accettabile se
non si è sinceri.
Se potessi viaggiare nel tempo e parlare con
un letterato del passato quale sarebbe e soprattutto cosa gli chiederesti?
Parlerei con colui che ha scatenato
la mia voglia di poesia: Giuseppe Ungaretti. Gli chiederei come sono nati i
versi di “L’impietrito e il velluto”, la sua ultima poesia prima di andarsene.
Bisogna dare importanza alle eredità letterarie che ci sono concesse dai
grandi. Di certi lasciti dovremmo soltanto che nutrirci.
Scrivere un libro è scuotere le coscienze,
indurle a riflettere; scrivere una sceneggiatura è portare tutto ad un piano
più alto, ad un’espressione più reale di ciò che si vuole comunicare. Nelle tue
opere c’è un messaggio principe che vorresti arrivasse? Se è sì, qual è?
In ciò che scrivo, anche se frequento
spesso storie fantascientifiche e fantasy, dove la realtà potrebbe essere tranquillamente un elemento trascurabile,
cerco sempre di rimanere coi piedi per terra e approfondire fattori del mondo
di oggi. Il messaggio che cerco di far passare è che il futuro avrà un tanfo
fetido se non cominciamo a prenderci cura del presente e portare rispetto per
il passato.
Sia nei titoli delle tue opere che nei tuoi
lavori teatrali ricorre il tema dell’Universo e qui ti chiedo: credi che siamo
tutti interconnessi con l’Universo, che esso spinga alle nostre azioni e
pensieri. La comunicazione universale per te esiste?
Vedo L’universo come un enorme manto
che avvolge ogni cosa. Siamo tutti sotto la stessa coperta. Le raccolte di
poesie che ho scritto hanno un filo invisibile che le lega. Non so se è
possibile una comunicazione universale ma è importante lavorarci su.
Oltre
alla poetica, anche la musica è un punto importante della tua vita tanto che sei
Co-fondatore, insieme a Daniele Volante, dell’etichetta discografica “Scuderia
Musicale”, con cui ha prodotto diversi cantanti. Vuoi raccontarci qualcosa in più?
Il desiderio di provare strade
diverse, artisticamente parlando, mi ha portato a conoscere autori, cantautori
e parolieri. Uno di questi era Daniele Volante. Abbiamo fondato insieme una
piccola etichetta discografica chiamata “Scuderia Musicale”. Da circa cinque
anni abbiamo prodotto diversi cantanti. Io in particolare, oltre alla
produzione esecutiva, mi occupo della scrittura dei testi.
È uscito da poco il tuo primo romanzo
"L'eco del caos-Dimensione A" (2019) Vuoi parlarcene?
Siamo nel 2150 e, misteriosamente, il
mondo è ridotto a lunghe distese desertiche e ghiacci sconfinati. Gli uomini
rimasti si sono riuniti in tante congregazioni.
Il pretesto di entrare in possesso di una pericolosa arma di distruzione
di massa, sarà la scintilla che scatenerà una guerra senza precedenti. Gli
uomini, però, non sanno che c’è una forza oscura che li osserva dall'alto e
che, in realtà, non sono altre che tante pedine. Un chitarrista rock degli anni
’80 del secolo precedente, scoprendosi un semidio, cercherà di impedire il
peggio. È ’ il primo tomo di una
trilogia sci-fi young adult dove fantascienza, fantasy e cyberpunk si mischiano
insieme e creano un connubio spumeggiante; il libro, edito da “Progetto
Cultura” è ordinabile on line, oppure è acquistabile a Roma, presso la libreria
“Mangiaparole” e il “Mondadori Point” di vi Jenner. Mentre a Formia è
reperibile presso l’associazione culturale “Fuori Quadro”
L’essere
umano, fino dall’ antichità, ha esperimentato la bellezza del suo animo proprio
creando rappresentazioni teatrali, composizioni scritte o musicate. Oggi però
sembra che tutto questo venga messo da parte, sottovalutato, siamo in una fase
involutiva?
Credo che anche l’arte faccia parte
di un certo mercato e alle volte la bellezza lascia il posto al marketing. Se
non vogliamo regole dobbiamo crearci una nostra nicchia e non rimanere confusi
se non tutti ci apprezzano. Non siamo in una fase involutiva, ma, come in ogni
fase, ci sono dei cambiamenti che non possiamo controllare.
Ogni
artista si tempra nel suo vissuto, nell’ incontro e scontro dei suoi sogni e paure;
quanto, nella tua carriera letteraria, hanno influito?
Ogni emozione influisce a modo suo in
ciò che si scrive. L’importante è non lasciarci sovrastare e rendere questi
sentimenti costruttivi. Si può anche rimanere sconvolti, feriti e abbattuti,
ma, come un guerriero che in battaglia fa leva sulla sua spada per rimettersi
in piedi, bisogno tornare a combattere.
Perché leggere è importante? Un tuo personale
appello ai giovani e non.
Per infrangere una regola bisogna
conoscerla. I ribelli sono i primi che hanno studiato. Così vale per la
lettura. Il mondo deve essere dei ribelli ma per ribellarsi bisogna sapere cosa
c’era prima.
Se
dovessi definirti in una sola parola quale sarebbe e perché?
Multidimensionale: credo di essere
ciò e se in caso non lo fossi lo voglio diventare. Anche in ciò che scrivo
cerco di inserirci questo elemento.
Progetti
futuri?
Adesso porterò in giro il mio romanzo
in un mini tour promozionale. Lo abbiamo presentato a Roma e Formia. Adesso
torneremo ancora nella capitale per poi spostarci a Spoleto e a Cerreto Guidi e
a Potenza. L’11 Maggio andrà in scena al Teatro degli Eroi di Roma “Pensione
Serena” la replica dello spettacolo che ho scritto insieme a Paola Nicoletti.
Ringraziando Alessandro Bellomarini
per la sua cortese disponibilità,
vi ricordo il suo SITO e la sua
PAGINA FACEBOOK dove potete seguirlo.
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