Canto alla vita …
Solo il ticchettio dell’orologio scandisce i miei
pensieri. Il silenzio avvolge il tutto, accentuando ancor di più, la mia
solitudine. La giornata è fredda, piove da ore .Una nebbiolina ricopre i miei
amici alberi, le loro ultime foglie stanno cadendo spogliandoli del tutto. Ora,
inermi all’inverno imminente attendono il gelo che li ricoprirà, ma loro non
hanno paura, sanno che ritorneranno a germogliare in primavera e pazienti
accettano il loro destino. Tutto questo mi ricorda la mia anima, anche lei
grigia, avvolta dalle nebbia della delusione anche lei attende il gelo che a
poco a poco la sta ricoprendo e come
questa pioggia che scroscia violenta sui miei vetri anche lei stamani piange lacrime profonde,insidiose,
lacrime che giungono da una realtà difficile da
accettare.
Ma poi un cinguettio inaspettato mi desta dal
torpore della disperazione, osservo dalla finestra e sulla grande quercia ormai
spoglia spicca un pettirosso intento nel suo canto. Vento e pioggia non lo spaventano, lui canta alla vita
forse è un messaggio di Dio che mi sta ricordando che si può cantare anche sotto
la pioggia delle delusioni, anche quando il vento de dolore è così opprimente
da non darti la forza di andare avanti. Sì,si può cantare e lui lo fa cinguettando
gaio nel suo buffo corpicino dal pelo rosso,canta imperterrito senza paura, ha
la sua missione: “Vivere”.
Sorrido all’
inatteso spettacolo e una lacrima calda ricopre
ancora la mia guancia, ma il sapore che ne fuoriesce non sa più di
disperazione ma di speranza.
Pasero Monica @ diritti riservati
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