A OLTRE SCRITTURA L'ARTISTA ALFREDO BIAGINI IN ARTE IL BOTTEGA
L’ospite
di oggi, giunge da terre fertili alla bellezza artistica, che hanno dato i
Natali a grandi maestri dei secoli scorsi. Ho avuto modo di conoscerlo
personalmente e ricordo con piacere il suo garbo e la sua simpatia, ma sopratutto
la sua innata umiltà, che di solito appartiene solo ai grandi che non sanno di
esserlo, e l’artista di oggi è
sicuramente un grande nel suo campo. Di lui dice: "Ci serve l'aria per
respirare e l'arte per sognare . . . . e senza sogni è come non aver vissuto”.
Dalla
splendida terra Toscana a Oltre Scrittura, giunge l’artista e pittore e nonche caro amico Alfredo Biagini in arte“Il Bottega.”
Intervista cura di Monica Pasero
Ringraziandoti di essere qui, parto subito col farti
una domanda che in tantissimi, ti avranno già fatto, ma ritengo importante
sapere e ti chiedo: Alfredo Biagini in arte“Il Bottega”, perché scegli questo pseudonimo, cosa ti lega
a questo nome?
Da
buon Toscano e con un po’ di goliardia da un errore d’interpretazione, anziché
avvilirmi, ho tratto il mio nome d’arte.
Ricordi la prima volta che hai pasticciato con i
colori?
Ho
sempre disegnato e inventato sin da piccolo molte cose, anche semplici, poi il
mio percorso creativo si è avvicinato alla pittura, lavorando, come per altre cose,
mi sono accorto che tale percorso mi dava qualcosa di buono per la mia anima.
Nei tuoi nudi rappresenti il corpo di donna nella
sua totalità, v’è una bellezza particolare nelle tue figure che porta l’occhio
a osservare con più profondità, le forme e sfumature mostrate che
con sapienti pennellate, rendi uniche. La mia domanda è questa: quanto la fisicità ci coinvolge, rendendoci quasi schiavi di una bellezza imposta dai media? Può l’arte portare a riflettere su questa cernita della bellezza e indirizzare l’uomo ad aprire la mente all'avvenenza di un corpo che vada oltre a quella oggi standardizzata?
con sapienti pennellate, rendi uniche. La mia domanda è questa: quanto la fisicità ci coinvolge, rendendoci quasi schiavi di una bellezza imposta dai media? Può l’arte portare a riflettere su questa cernita della bellezza e indirizzare l’uomo ad aprire la mente all'avvenenza di un corpo che vada oltre a quella oggi standardizzata?
In un mondo in decadenza l’arte se veritiera deve rappresentare questa decadenza ( vedi metamorfosi ) ma anche proporre una via d’uscita per migliorare la vita di tutti.
Nelle tue tele predominano tonalità forti, vitali come il rosso, il giallo e l’arancione. C’è un motivo per queste tua scelta cromatica o è solo un tuo gusto personale?
Lavoro
molto anche con le terre e comunque è nei colori caldi, come la nostra essenza,
che trovo la mia dimensione
Qual è il messaggio principe che dona la tua arte?
La
vita, l’universo o multiverso, è un’ armonia unica, una pulsazione che già
abbiamo dentro di noi, spero che l’osservatore senta questa cosa e lo faccia
riflettere dentro.
E come se il tuo bisogno di comunicare dovesse passare quel confine, uscire dalla tela e giungere oltre alla sola raffigurazione, muoversi, imprimere quell'energia che senza dubbio tu utilizzi in ogni tua opera. È una mia impressione o in queste mie parole c’è un fondo di verità?
Profana non ti si addice visto la persona
intelligente e squisita che sei, ciò che avverti è il prima e il dopo, il tempo
non definito come lo si conosce ma per come veramente è . Mi fermo se no, viene
fuori un discorsone che poi se rileggo non capisco nemmeno io che l’ho scritto.
Esponi e tue opere a livello internazionale e qui ti
chiedo: l’artista italiano all'estero è ancora amato come un tempo o si è
spezzato qualcosa? L’Italia può ancora considerarsi la culla dell’arte?
Personalmente
trovo molti riscontri sia in Italia che oltre confine, lo scorso anno in
Francia mi hanno accolto come un figlio e queste cose le porto nel cuore, per
il resto l’universo tutto è la culla dell’arte e io sono l’ultimo degli ultimi
o almeno così mi considero e da ciò traggo la mia energia e la mia ricerca.
Progetti futuri ?
Fare una riga, una sola riga, ma che ancora nessuno ha fatto . . .
Dalla tua citazione posso già intravedere la tua riposta,
ma ti chiedo ugualmente: quanto è importante il sogno nella tua vita artistica?
Del
sogno conosciamo pochissimo e ognuno di noi lo affronta alla sua maniera, io
cerco di sognare quando lavoro per i miei quadri, spero un pochino mi riesca.
Ringraziando di cuore Alfredo per questa bella intervista ricordo agli amici il suo sito dove potete conoscerlo meglio.
bellissima intervista
RispondiEliminaGrazie Maura del tuo sostegno
EliminaCOMMENTO DI MICHELE DE TULIO Svelare le anime per scoprire il volto più umano, quello incomprensibile e che desideriamo vedere, è la bellezza delle tue interviste Monica. E' interessante l'associazione che Alfredo Biagini fa del suo lavoro artistico con un "percorso buono" per la sua anima, perché mi piace pensare che ci ritorna come patrimonio dell'umanità attraverso le sue opere e la sua vita. Grazie Monica, grazie Alfredo Biagini.
RispondiEliminaMonica complimenti per questa intervista stuependa. Complimenti ovviamente anche a Alfredo Biagini, la sua arte è davvero valida molto bella, ricca di sfumature e condivido molte scelte artistiche che lui ha intrapreso. Ma Monica anche io ci tenevo a dirti che nelle tue domande, nella tua intervista, hai dimostrato intelletto, hai fatto delle domande che mirano sempre all'Arte in senso lato, è molto bella la sapienza con la quale riesci a racchiudere in una domanda un universo artistico, scusa la ripetizione ma davvero complimenti per la tua espressività! Grazie ad Alfredo Biagini ma grazie a te Monica per questo splendido blog dove spesso scopriamo un mondo di talento.
RispondiEliminaGrazie Daniele onorata per tanta stima :)
RispondiEliminaGrazie anche a Michele per il suo bel commento
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