A OLTRESCRITTURA IL PROFESSORE GRAZIANO ONGETTA E LE SUE RIFLESSIONI SUL CRISTO ( Intervista a cura di Monica Pasero)

  

 

“La Verità rende liberi!”

 

Ogni uomo che giunge su questa Terra, arriva per un motivo ben preciso.

Alcuni giungono per apprendere ad amare, a lottare, altri per evolversi, per rimediare, per donare loro stessi al prossimo, altri ancora per aprire alla verità, ma non tutti comprendono il loro dono e riescono a portare a termine la loro missione. Alcuni si perdono, si confondono nel marasma di pensieri in cui si imbatteranno durante il loro percorso terreno.

Per questo penso sia fondamentale portare a conoscere chi tra i tanti sta percorrendo il suo scopo esistenziale. Non facile da portare avanti  in un mondo spesso oscurato dall’ottusità umana che porta gli uomini a non interessarsi di ricercar la verità sui grandi Misteri dell’Umanità, forse per inerzia o poco interesse, o per una vita sacrificata che li vede schiavi del lavoro, dell’apparenza e di una società sempre più propensa a spingere il pensiero collettivo in  contesti  futili, prettamente materialisti e superficiali, ove il possedere, l’apparire sono le uniche fonti possibili di arricchimento, di realizzazione personale;  dove tutto passa in secondo piano, se non è portatore di guadagno, di  bellezza e successo. 

Così si pilota meglio un popolo: lasciandolo in balia di una realtà “raccontata” oserei dire “catechizzata” che ci dice come vestirci, come curarci, cosa mangiare, quanto pesare, cosa leggere, ecc. 

Viviamo innanzi ad un maxi schermo dove bravi oratori prendono la nostra attenzione propinandoci realtà fittizie, che in cuor nostro spesso sappiamo tali, ma in fondo a molti di noi vanno bene così.

Ma per chi invece vuole andare oltre, ci sono persone che cercano di spingerci a farlo. E proprio per questo che ho il piacere di ospitare un uomo che fa della sua vita un atto di ricerca, di riflessione, sovvertendo verità millenarie, dogmi imposti, portandoci a riflettere sulla figura del Cristo raccontata nei secoli secondo i Vangeli Canonici. 

 A Oltre Scrittura ho il piacere di ospitare Il professore Graziano Ongetta.

 

Innanzitutto la ringrazio di aver accettato il mio invito. Parto subito col chiederle: cosa l’ha spinta a intraprendere questi studi e soprattutto la sua ricerca che con minuzia sta portando avanti?

Buongiorno, a lei ed a tutti i suoi lettori, naturalmente grazie dell'invito. Ho letto la sua brillante introduzione a questa intervista e non ho potuto fare a meno di pensare che abbia letto lo specchio dell'anima di James Hillman, se non è così, i miei più sentiti complimenti per l'intuito, comunque già che ci siamo è un libro che consiglio a tutti. Dunque, diamo il via alle danze. I miei studi, o la mia “ricerca”, come mi piace chiamarla, come quella del Graal, nasce connaturata alla mia esperienza natale. Per via di un errore medico al parto, mi ritrovo tetraspastico, nel 1974 come può immaginare non vi erano molte strutture adeguate a questo tipo di incidenti, perciò più che altro sperimentavano farmaci, terapie e fisioterapie che oggi sono vietate. Dato che in teoria non avrei dovuto né camminare, né capire nulla, quando mi alzai nel bel mezzo del mio giardino di casa, all’età di sei anni, nessuno sapeva spiegarsi come questo fosse avvenuto, ma la cosa che colpì maggiormente i medici è che sembrava che io capissi esattamente tutto, visto che, con loro non ero collaborativo, invece a casa mia facevo esattamente tutto. Ora, per farla breve: la figura del Cristo mi fu presentata in quel centro come la sofferenza dovuta a miei fantomatici peccati e colpe, ed essendo, a detta loro, un uomo buono, cominciai a fare domande, visto che, in cuor mio, ero sicuro di non aver fatto niente di male. Come dice la canzone “Via del campo” di Jannacci, resa poi famosa nella versione di De Andre, “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.Fu quella serie di eventi traumatici, e quella presentazione assurda di Gesù a spingermi a dargli la caccia, mi facevo leggere i Vangeli, che mi traumatizzarono ancora di più se possibile, poi li lessi da solo e un giorno, mi venne in soccorso questo passo del cieco nato: “Né lui né i suoi genitori hanno peccato, ma è così perché si compia il disegno divino.” Fu una vera folgorazione, di quelle che i bambini sanno tradurre in pieno.  Quello non era solo un uomo buono, quello era Dio perché nessun uomo poteva dire una cosa del genere, in cui peraltro c’entravo pure io. In una frase mi aveva dato un senso, un orizzonte, e non a qualcun altro, proprio a me: dallo spastico al cieco non c'era nessuna differenza, e la risposta valeva per entrambi! Allora qual era questo disegno? Più in là andai in Terra Santa, dopo un incidente automobilistico che in teoria doveva farmi saltare il viaggio, ma evidentemente avevo un appuntamento con una guida, un professore, che mi indicò l'università che secondo lui avrei dovuto frequentare e così feci.Mi piacciono tanto le donne, quindi la via di divenire prete era impraticabile, e poi mi restava il dubbio (confermato) che il Maestro non disse mai a nessuno di non sposarsi, anzi, Pietro aveva una suocera che Gesù guarì, come primo Papa non c’è male no? Studiando scoprii molte cose che molti pur andando in chiesa, ascoltano ma non sanno, così con la Laurea in tasca decisi che dovevo fare il battitore libero, senza cascare nella new age, o in qualunque altro estremismo cattolico, un cavaliere più o meno solitario diciamo, al Maestro piacciono quelli sgangherati che si vedono e io mi vedevo perfetto in questo senso.

Lei dichiara che almeno tre dei Vangeli Canonici, nello specifico quello di Marco, Luca e Matteo non sono riportate testimonianze effettive di chi conobbe realmente il Cristo, bensì storie “inventate” per lo più per catechizzare il popolo. Lascia però al Vangelo di Giovanni, molto differente dagli altri tre. Come è giunto a questa conclusione?

Ci sono molte cose se ci si sofferma durante la lettura dei Vangeli che si vengono a scoprire. Basta leggerli in fila cronologica: Matteo e Luca prendono spunto dal Vangelo di  Marco ed espandono i suoi concetti circa 20 anni dopo al suo;  Giovanni, invece, si dice tecnicamente non è sinottico, cioè non segue la stessa sinossi dei primi tre, ciò si conferma con le  date e tempi e modi che riporta;  ciò fa supporre che abbia una fonte propria, oppure, come io e la maggior parte della gente crede,  che quel vecchietto scrisse a 90 anni suonati un Vangelo il più storico possibile, perché Testimone   della Crocefissione del Cristo. Bisogna tener conto che all’università finalmente scoprii l'arcano: i vangeli riportavano frammenti di storia, ma non erano la cronaca storica. E quello che volevo sapere io sul Cristo, tipo se raccontava barzellette, se ballava, rideva, che numero di sandali portasse, nei Vangeli non c'era niente di tutto questo, e mi pareva impossibile, che un uomo in trent'anni non ridesse mai, ma la logica è ferrea, quelli sono catechismi scritti in epoche diverse, per gente diversa. Non puoi spiegare Gesù ad un greco di duemila anni fa, con il piglio ebraico, perché quello non ci capirà un accidente. Tenendo conto che noi abbiamo quattro Vangeli, solo perché passò una linea di pensiero piuttosto che un’altra, e abbiamo il vangelo ovunque, solo perché Paolo e la sua linea d'apertura agli stranieri, vinse il Sinodo del 42 d.C. e non passò la linea di Pietro che voleva che fosse circoscritta al solo ebraismo.

 La verità ci rende liberi. Ma si può conoscere sempre la verità, c’è sempre una spiegazione razionale a determinati eventi, o a volte occorre affidarsi alla fede?

“La verità vi renderà liberi” è una frase attribuita a Gesù, come del resto la frase “Io sono la via la verità e la vita”. Ora, quello che ho detto prima si impara andando a scuola, per sapere esattamente cosa disse Gesù, basta vedere cosa un ebreo osservante di duemila anni fa non avrebbe mai detto. Alcuni esempi: il Padre nostro ha origine da Gesù perché nessun ebreo avrebbe chiamato Dio: papà, anche il detto sul sabato che è fatto per l'uomo, e non il contrario, deriva certamente dal Cristo; per lo stesso motivo.

Il Cristo portò dell’innovazioni nella società dei tempi, mastodontiche, si pensi solo al rispetto che portò alle donne, a quei tempi, in una fila di uomini e bestie, le donne stavano dietro le bestie. Gesù tentò di scardinare, innovare le leggi dall'interno, non c’è da stupirsi che provassero ad ammazzarlo. Le sue guarigioni miracolose non piacevano ai potenti del tempo: se la gente si fosse curata da sola sarebbe stato un disastro economico incalcolabile, e del resto sappiamo già dai discepoli che la gente curava in nome di Gesù, pur non facendo parte del gruppo, e la gente guariva, questo era un grosso problema economico, si immagini di chiudere ospedali, farmacie, e quant'altro, perché ci si cura da soli.  Per tornare alla sua domanda, quando Pilato lo chiese a Gesù cosa fosse la verità lui non rispose, e lo stesso fece il Buddha quando gli fecero la stessa domanda. Noi viviamo in un mondo relativo e duale, come occidentali, in psicologia studiai che dieci secondi dopo un incidente la versione dello stesso è già cambiata. Chi vuole si affidi alla Fede, ma è un rischio, perché la Fede corrente è dettata da altri che a loro volta se la sono fatta dettare. C’è una cosa sola incontrovertibilmente vera, e non filtrata dall'esperienza soggettiva: tutto è energia. Tutto è elettroni, protoni, fino ai fotoni e oltre, se si rompe una sedia o l'osso di un uomo, sempre quello troverà. Io ho Fede in questo: ciò che chiamiamo Dio è energia infinita e cosciente, Gesù, ne è la sintesi perfetta.

Come era il suo rapporto con Gesù da bambino?

Era orribile, ero terrorizzato dal film di Zeffirelli sulla Passione del Cristo; quando poi arrivò la versione con Mel Gibson fu una tragedia: il mio relatore voleva che ne parlassi nella Tesi. Seppur mi spaventasse guardare quelle scene, era attratto dal farlo, mi ero convinto di essere una sorta di intermediario prescelto, questo finché una persona molto intelligente, non mi mostrò che non sentivo voci, e non vedevo niente del Cristo, e per fortuna perché me la sarei fatta nei calzoni, e me la farei ancora oggi se mai dovessi avere eventi del genere. Questo mi mise il cuore in pace, mi misi a studiare e a cercare le mie briciole di verità come Pollicino, senza nessuna mania di camminare sulle acque o moltiplicare pani, altrimenti farei già il fornaio mi creda

Si ritiene un illuminato?

No, sono un libero pensatore, l'argomento che mi piace di più è il Cristo, ma sono appassionato di Arte, Cinema, Videogiochi, Serie tv, Tennis, Calcio, Biliardo, Animali, Filosofia. Non amo la matematica ed affini, beh la lista è lunga in positivo e in negativo.

 Le sue affermazioni derivano tramite i suoi studi o sotto dettatura?

No, nessuna dettatura, solo studi e intuizioni personali.

 Maria Maddalena si ipotizza fosse la compagna di Gesù, una figura ingombrante per la Chiesa… Unire al Divino una donna dai facili costumi, propensa al  peccato, può essere controproducente alla Dottrina che la Chiesa impone, e  forse per questo non v’è  riferimento certo a questo amore fra i due, ma questa unione potrebbe anche simboleggiare che il figlio di Dio non vede peccato nella Maddalena, e forse siamo noi uomini che ci siamo creati dogmi e leggi su cosa è bene o è male, senza davvero  esserne consapevoli. Un suo parere.

Maria Maddalena era certamente una apostola del Cristo, e del resto Papa Francesco, recentemente, mi pare l'abbia eletta apostola degli apostoli, per il fatto che fu la prima a vedere il Cristo risorto. Personalmente non credo affatto che si sia sposata con Gesù, che era un rabbino, ma oltre a questo c’è un fatto di fisica su cui vorrei fare riflettere, è solo un’ipotesi, ma suggestiva. Parliamo un secondo della Sindone. Il centro per le energie alternative (ci sono i dati su internet consultabili) ha calcolato che per avere quell'immagine ribaltata, se fosse vera (mettiamo sempre il condizionale) l'energia sprigionata per averla è di 34 mila miliardi di Watt in tre secondi. Non esiste un'energia tale da nessuna parte! C’è un evento nei Vangeli che ci dice che il Maestro però ne era perfettamente consapevole. Quando in mezzo a tanta gente una donna toccò il lembo della sua veste lui disse: “Ho sentito la potenza uscire da me, chi è stato?” Immagino sia impossibile che una donna possa anche solo pensare di sostenere una potenza simile in un corpo normale, io credo che, banalmente l'avrebbe fisicamente disintegrata, e inoltre immagino anche che non fosse interessato ad una progenie, certo non lo sapremo mai, perché non gli hanno dato il tempo di finire quello che stava facendo, ma queste sono mie idee, lo sottolineo eh, però fate caso ad una cosa riscontrabile, la Chiesa in duemila anni ha tolto e rimesso il passo della Maddalena almeno cinque o sei volte a seconda del pensiero papale corrente. Per finire di rispondere a questa domanda complessa, le dirò che mi sono fatto l'idea che la colpa e il senso di colpa siano solo strumenti di controllo umani, mentre il male in sé per sé esiste. Consiglio di leggere le “Lettere di Berlicche” di Lewis, lo stesso delle Cronache di Narnia. Il peccato più grande è credere che non siamo Dio! Come dice il vangelo di Giovanni: “Voi siete dei”, ma su questo la Chiesa sorvola, perché come dice lo zio del uomo ragno: “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” e la gente preferisce non avere responsabilità di quel livello, perciò chi vuole potere se ne approfitta di questa indolenza endemica, ormai anche i preti leggono i Vangeli come i bugiardini dell'aspirina, si immagini se credessero di essere Dio.

Blaise Pascal diceva: “Gesù Cristo è il fine di ogni cosa e il centro verso cui tutto volge. Chi lo conosce, conosce la ragione di tutte le cose.” Per lei cosa rappresenta il Cristo oggi? Quanta potenza ha ancora la sua parola?

Dato che per me Dio è energia infinita e cosciente, e non un vecchio barbuto e bisbetico, è chiaro che per me Gesù è Dio nella sua massima sintesi incarnata, è un’energia ad una frequenza più bassa. Non può esserci nulla fuori da questa energia, altrimenti cesserebbe di essere infinita.  Steven Hawking, e non Big bang Theory, diceva: “Tutto è energia, e questa energia è infinita!”. La stessa conclusione l’ha fatta Einstein applicandola all'Universo. Se è infinita, dico io, non può non essere me, te e chiunque altro. Chiudo con questo esempio, così scandalizziamo un po' di gente, Dio è energia infinita e cosciente, il suo opposto è sempre energia, ma incosciente, perciò Dio lo usa per i suoi scopi coscienti, senza che il suo opposto se ne accorga. 

Nelle sue varie ricerche c’è qualcosa che l’ha realmente sorpresa, tanto da non darsi una spiegazione logica?

Sì, certo, mi sorprende l’atteggiamento del Cristo, durante la crocefissione, durante quell’ atroce sofferenza fisica, pur sapendo chi fosse e ciò che poteva fare si è affidato al Padre e ha perdonato l’uomo, lasciando che si compiesse il volere di suo Padre, la sua parte umana ha vissuto ogni dolore centuplicato dalla consapevolezza. 

Vede a nessuno, oggi, fa più paura la croce, e questo è terrificante, perché indica che nessuno sa più cosa significa starci sopra. Io lo studiai per la Tesi e le assicuro che la Chiesa poteva scegliere un simbolo meno cruento, ma opto per il terrore… nessuno sa realmente cosa succede ad una persona crocefissa; poteva rimanere lì inchiodata per settimane in agonia. Ci sono documenti in tal senso: la gente moriva sotto flagellazione, e questo nessuno lo dice, certo, lì non dovevano essere prese parti letali come il cuore o altri organi, uno doveva reggere il resto che veniva dopo, ma alla gente venivano comunque infarti, shock di vario tipo ecco, si figuri chi arrivava alla croce, credo preferissero morire prima, se ci riuscivano. Ma i soldati romani erano bravi a torturare, più o meno quanto i sumeri. Il gioco del re ad esempio era un classico della soldataglia per passare il tempo, erroneamente si pensa che lo abbia passato solo Gesù ma non è così: sulla fortezza Antonia a Gerusalemme sono incisi disegni di questo gioco fatto dai soldati, quindi era consuetudine, poi certo, con Gesù tutto assunse a posteriori un senso diverso e immenso.

Se lei potesse incontrare il Cristo, cosa gli chiederebbe?

Preferirei non incontrarlo di persona, per le varie figure di merda che faccio quotidianamente come essere umano, ma se mi permettesse di fargli una domanda, sarebbe sicuramente questa: Forza. Raccontami tutto, allora, come è andata sul serio? No, miracoli non ne voglio, devo morire lo stesso, raccontami tutto, siediti lì e comincia dall'inizio, e non saltare niente, non scrivo tranquillo

 Ma chi è Graziano Orgetta nella vita di tutti i giorni?

 Nella vita di tutti i giorni sono un uomo che affronta il suo handicap, che non è solo zoppicare, è una specie di simbionte, come ogni rabbia o mostro ha i suoi lati positivi, ti alza il QI, poi ti abbatte con una parola, e ti devi rialzare continuamente, devi dimostrare sempre tre volte quanto vali perché la gente pensa di essere normodotata e invece, prima o poi, il signor Smith arriva per tutti. Chi è disabile, prima deve dimostrare di non essere scemo e forse non basta, anzi non basta di sicuro.

Ma ho chi mi ama, come mia moglie che è il vero miracolo inspiegabile della mia vita, nessuno si spiega come siamo arrivati a dieci anni di matrimonio, e nemmeno io, questo da capire è più difficile che le notizie sul Cristo; per il resto ho una famiglia d'origine fantastica e amici che reggono le ingiurie mie e del tempo da più di 40 anni, quindi o sono simpatico o sono tutti masochisti.

 Se si potesse definire con una sola parola, quale sarebbe e perché?

Battitore libero. Perché' qualsiasi cosa io abbia dentro, mi spinge sempre a dire: vai da solo, gli aiuti li trovi strada facendo, ma tu vai da solo, perché da solo arrivi, da solo te ne andrai

 Progetti futuri? Un libro forse?

Sì, il libro è il mio sogno! Un libro che sia anche una specie di testamento di tutto il mio percorso. Non c’è nulla che si faccia realmente per sé. Penso che persino Gesù senza un pubblico, di tutto ciò che è, se ne farebbe nulla. “Il valore eternante del ricordo” diceva Foscolo, mi pare, se nel caso non credete alla metempsicosi. Scrivete un romanzo, dipingete, incidete un disco o aiutate gli altri, e non sarete mai soli, in fondo è quello che temiamo tutti di più! La solitudine e l'oblio del non ricordo, perciò se avrò abbastanza tempo, e non so quanto ne ho, scriverò un libro, magari con Gesù e il signor Smith, certo poi non saprei dove infilare l'uomo ragno, mia moglie e Baglioni, ma dicono che a Dio tutto è possibile.

E giungo alla mia ultima domanda, di rito per gli ospiti di Oltre Scrittura, nella sua vita quanto è importante il sogno?

 Prendo giusto una frase di Claudio Baglioni per rispondere a questo: “Il sogno è sempre, la vita è adesso!”

Ringraziando  Graziano Ongetta per questa esaustiva intervista, consiglio di seguire la sua Conferenza qui riportata.


.

Commenti

Post popolari in questo blog

IL NUOVO LIBRO DI MARIANGELA CUTRONE

È uscito il nuovo libro di Salvo Bilardello

Oltre scrittura segnala Il nuovo libro di Giorgia Belvisi

Il pellegrinaggio in Oriente di Hermann Hesse Recensione di Monica Pasero

OLTRE SCRITTURA SEGNALA IL ROMANZO DI VIRGILIO MARRONE

A OLTRE SCRITTURA LO SPEAKER RADIOFONICO ANTONIO SIMMINI. INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO

Rubrica “PICCOLI POETI CRESCONO” Intervista al poeta, Fabio Petrilli

OLTRE SCRITTURA SEGNALA EMOZIONI DEL CUORE DI ALESSANDRO D'AMICO

Quattro chiacchiere con l'autrice, Valentina Bandiera