OLTRE SCRITTURA SEGNALA
FIORI NASCOSTI
Santi, fantasmi e altre meraviglie in forma di elzeviro
(GFE
Ediz.)
di Gianni Andrei
Presentazione-sinossi
Franco Piccinelli, giornalista e scrittore, quasi vent’anni fa si domandava che fine avesse fatto nei quotidiani l’elzeviro e perché le “Terze Pagine” avessero subito una trasformazione radicale, “al punto di poterle considerare in agonia se non addirittura al de profundis”. Si aprì un singolare dibattito che evidenziò tra le possibili cause “l’eclissi del critico letterario di professione” e la trasformazione dei giornali nell’affannoso tentativo di esser graditi alla società e ai costumi che s’evolvevano. E proprio in questa situazione che dovrebbe esser salvato lo spazio riservato all’elzeviro, nome preso da tipico ed elegante carattere di stampa, che in genere soleva prender posto nell’apertura della pagina letteraria. Per la storia, l’elzeviro fu il carattere utilizzato dagli anni Venti del Novecento nell’articolo di apertura della “Terza pagina” dei quotidiani. Fu così che tali articoli furono chiamati Elzeviri. Gli elzeviri affrontavano e commentavano, brevemente, accadimenti d’attualità, storia, luoghi e personaggi, così come libri, mostre d’arte, spettacoli teatrali. L’autore aveva campo libero, dalla recensione di un’opera letteraria o teatrale o pittorica ad una colta riflessione di costume. Fu allora che l’elzeviro rappresentò per uno scrittore un punto d’arrivo e il raggiungimento dell’eccellenza. Successivamente gli elzeviri furono affidati a giornalisti, come nel Corriere della Sera a Dino Buzzati e Tommaso Landolfi. E’ pur vero che allora non c’era la televisione e tanto meno erano disponibili a tutti e immediatamente le reti digitali internet, che informano ma non formano, e che ora i giornali si sfogliano ma poco si leggono. Chissà se gli elzeviri non interessino più a nessuno o peggio ancora nessuno sia capace di scriverli, come dice Franco Piccinelli, “in un lucido italiano ormai servo di mille padroni”.
I tempi
sono cambiati e dunque io ardisco e tento di perpetuare una staffetta ormai
secolare, raccogliendo una cinquantina di “articoli di fondo” non pubblicati, schede
sintetiche o se volete elzeviri introdotti a loro volta da una premessa-elzeviro.
In un
crogiolo pulsante emergono suggestioni su tematiche d’attualità, periodi
storici e d’arte, personaggi e santi famosi e meno conosciuti, episodi e
aneddoti architettonici, profili di scrittori, di pittori, di scienziati e poi
le atmosfere di città e regioni d’Italia, dal Friuli alla Sicilia.
Qual è
lo scopo? Ridestare e stimolare l’interesse per la riflessione e per la ricerca
nell’attualità e nella storia passata, delineare anche attraverso curiosità e
aneddoti alcuni personaggi, snebbiare figure sfumate nel mistero, cercare di
lumeggiare ciò che appare oscuro e di far brillare ciò che sembra chiaro: da
Federico II a Lorenzo il Magnifico, dalla cupola di Brunelleschi a quella di
Michelangelo, dai santi, come Chiara d’Assisi, Rita da Cascia e Filippo Neri,
ai misteri di Baldaccio, Rosanera e Ettore Majorana, da Ignazio Silone a Cesare
Pavese, da Jorge Luis Borges a Italo Calvino, da Dino Buzzati ad Ernest
Hemingway, da Mario Soldati ad Ennio Morricone, da Emilio Segrè a Giorgio
Petrocchi, da Philippe Daverio a Papa Francesco.
BIOGRAFIA
AUTORE
Gianni Andrei è nato e vive a Tivoli (RM). Ingegnere, svolge da più di quarant’anni attività professionale e accademica in tutti gli ambiti della sicurezza, pubblicando molti studi tecnici e scientifici. Di cultura umanistica, è impegnato fortemente in ambito socio-culturale. Ha curato numerose edizioni di libri d’arte e cultura ed è autore di volumi di narrativa, di poesia, di saggistica e di aforismi:
Il suono del gong (2004), romanzo
Il lago del diavolo (Robin, 2007), romanzo
La fiamma del lucignolo (Aletti, 2008), raccolta di poesie, racconti, scritti e pensieri;
Attese - Racconti straordinari di storie comuni (Pieraldo, 2011) (*);
Personaggi della Storia di Tivoli (2016), saggio
storico-biografico;
L’orma nel vento - Aforismi e convinzioni di inizio
millennio (EBS Print, 2017);
A Tivoli cresce l’acanto - Suggestioni, liriche, immagini e rimembranze
(EBS Print, 2019);
Le tonalità dello sguardo - poesie (Porto Seguro, 2020);
Il risvolto delle foglie - Tre romanzi brevi (Robin, 2021) (**);
Fiori nascosti - Santi, fantasmi e altre meraviglie in forma
di elzeviro (GFE, genn. 2024)
Alcuni apprezzamenti ricevuti:
(*) per ATTESE - Racconti
straordinari di storie comuni (Pieraldo ed., 2011)
2° Concorso Letterario “Tre Colori” 2020 di Inventa un Film, sezione
“Racconti
brevi editi”: selezionato tra I 200 LIBRI PIÙ BELLI D’ITALIA (su circa 600) il
racconto “La Buona Morte”, da «ATTESE – Racconti straordinari di storie comuni»
Premio Letterario “Caffè delle Arti” 2020 (VII edizione) -
sezione “Narrativa edita”: MENZIONE D’ONORE
Premio Internazionale Castrovillari Città Cultura 2020 (IV
edizione) - sezione “Narrativa edita”: 3° classificato
Premio Internazionale Salvatore Quasimodo 2020: MENZIONE SPECIALE
AL MERITO
(**) per IL
RISVOLTO DELLE FOGLIE (Robin Ed., 2021)
Premio Internazionale “Michelangelo Buonarroti” 2021 -
sezione “Narrativa”: DIPLOMA D’ONORE CON MENZIONE D’ENCOMIO.
Premio Letterario Città di Ladispoli 2021 (X edizione) -
sezione “Libro di racconti edito”: 2° classificato (su 300 libri concorrenti).
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