Rubrica “PICCOLI POETI CRESCONO” Intervista al poeta, Fabio Petrilli

 

“PICCOLI POETI CRESCONO”

A OLTRE SCRITTURA FABIO PETRILLI UN GIOVANE POETA CHE GUARDA AL FUTURO CON UN SORRISO: 

Il suo ’inedito “I miei versi” ha vinto il Panorama Internazionale delle Arti nella categoria “ Youth Awards “ organizzato dalla Writers Capital International Foundation


LA MIA STELLA

Ti ho vista

lucente, sfavillante

regina incontrastata

di questo cielo sconfinato.

Nel silenzio della notte

dove il tempo sembra essersi fermato,

dove il cielo appare più bello

perché osservo il tuo tracciato. Ho scelto te.

 



In una società poco propensa alla lettura, dove la poesia suscita sempre meno interesse nelle nuove generazioni… è bello imbattersi, invece, in giovani che si distinguono, proseguendo la cultura poetica e diffondendo l’amor per essa.

La poesia è un nutriente dell’anima, che solitamente è colto e apprezzato dalle anime più sensibili, come lo è Fabio.  

Conosciamolo  meglio

Fabio Petrilli è nato a Foggia il 9 Marzo 2000. Vive a San Bartolomeo in Galdo, una cittadina in provincia di Benevento. Attualmente frequenta l’Università degli Studi del Molise dove si è iscritto alla facoltà di Lettere e Beni culturali. Le sue poesie sono state tradotte in portoghese dalla poetessa Cristina Pizarro, in francese dalla poetessa Irène Duboeuf, in spagnolo, catalano e inglese dal poeta Joan Josep Barceló i Bauçà, in greco moderno dalla poetessa Irene Doura – Kavadia. I suoi componimenti sono presenti in numerose riviste letterarie nazionali e internazionali (Stati Uniti d’America, India, Spagna, Francia). È presente nel giornale regionale della Campania “Terre di Campania” con alcuni suoi inediti. Nel 2023 con l’inedito “I miei versi” ha vinto il Panorama Internazionale delle Arti nella categoria “ Youth Awards “ organizzato dalla Writers Capital International Foundation. È presente nella rivista letteraria di poesia contemporanea “Poeti in Corso” Valentina Ciurleo.  Pubblica con il quotidiano letterario “Alessandria Today” in Piemonte dove con la poetessa e divulgatrice culturale Elisa Mascia ha presentato più di 25 scrittori e poeti nazionali e internazionali.    

 

Cosa ti ha spinto a comporre poesia?

Tutto è nato quando frequentavo il Liceo Scientifico E. Medi di San Bartolomeo in Galdo la città in cui vivo attualmente. Capii di possedere una passione ardente per le materie Umanistiche, in particolar modo Latino e Letteratura Italiana.

 

Ricordi la primissima che hai scritto?

 Certo, il primo componimento che ho scritto si intitola “In riva al mare” e risale al 7 luglio 2020 quando ho iniziato il mio percorso letterario e poetico .

Di seguito riporto i versi:

IN RIVA AL MARE

Sedendomi su questa spiaggia ammiro la tua bellezza, oh mare!

La mia mente si concentra sui momenti passati,

ritorna in me nuovamente la voglia di ricominciare, di non guardare più indietro.

Sono rinato, rinato per davvero

rinato per iniziare una nuova vita con te

la cosa più bella che mi sia capitata.

Il cielo stasera è terso e cupo,

le onde agitano il mio animo e l’aria appare più secca del solito.

Ma ci sei tu che con il calore

delle tue mani e dei tuoi abbracci mi rassereni, mi dici: “Vieni qui, nessuno ci fermerà!”.

 

Il tuo poeta preferito?

Il mio poeta preferito è Giosuè Carducci definito “il poeta della storia”. Mi rivedo nella sua poetica impregnata dall’Amore per la natura, per il bello e dall’incondizionata visione della vita nelle sue espressioni più pure e genuine. Apprezzo molto la costruzione della poesia da parte del poeta, spesso impetuosa e drammatica, espressa in una lingua ricercata senza risultare né sfarzosa né troppo evidenziata.

 

Poesia contemporanea o classica, quale preferisci?

Preferisco la poesia contemporanea e in particolar modo la sua connessione con altre forme d’arte come la musica, il cinema, la pittura. Bisogna comunque rivolgere sempre uno sguardo verso la poesia classica in quanto portatrice di valori e principi universali, educatrice nel senso del gusto (ideale di bellezza) e della morale. 

 

I tuoi amici, coetanei, ti spronano in questo tuo cammino letterario?

Durante il mio percorso letterario ho incontrato diversi poeti coetanei come Marco Carrer, Roberto Collari, Martina di Pardo, Ilaria Amodio giovanissimi come me. Con loro ho collaborato in diversi progetti letterari e condiviso la mia passione. Anche la mia famiglia mi sostiene in questo mio cammino e in particolar modo mio zio, Mincolelli Michele, iscritto alla facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli studi del Molise.  Con lui pubblicizziamo al massimo i miei componimenti e numerosi eventi culturali e artistici.

Per te cosa significa fare poesia?

Per me la poesia è un indissolubile connubio tra emozioni e sentimenti che trova spazio nelle giuste parole mediante accostamenti fonici che solo il vero poeta sa esprimere. Il poeta non è un servo dei potenti ma un grande artiere, un fabbro (Faber), che lavora sulla sua incudine: la libertà, la bellezza e i sentimenti familiari. Fare poesia significa per me osservare la vita quotidianamente e immortalarla su un foglio.

Un libro nel cassetto?

Sicuramente tra i miei progetti futuri vi è la realizzazione di una mia silloge poetica. È il mio sogno e desidero realizzarlo al più presto.

 Intervista a cura di Monica Pasero

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