Oltre scrittura segnala
Voci dal tempo indicibile
Ventuno saggi brevi sulla
poesia
Francesca Innocenzi
Rossini Editore
Questo lavoro raccoglie contributi scritti dal 2017 ad oggi, il cui comune denominatore è l’indagine sulla poesia, forza aggregatrice in grado di unire uomini di ogni latitudine e tempo.
Per
un’esigenza di sistematicità e semplificazione si è deciso di suddividere gli
articoli in quattro sezioni: L’identità e la storia, Il mito e l’archetipo,
Albori del contemporaneo, Fluttuazioni. La categoria di “tempo indicibile”
rimanda ad una temporalità atemporale, al connubio di storicità e universalità
realizzabile nella parola poetica, come pure alla capacità di questa di dire
l’inesprimibile, o di dire il già detto in modo altro.
La
prima sezione, L’identità e la storia, comprende scritti in cui la
poesia si configura come segno di una volontà di riscatto identitario (è il
caso delle disamine sull’espressività poetica dei Rom e dei Kurdi) o come
testimonianza di realtà storiche sia remote (potesse marchigiane del Trecento)
che recenti (l’appello di Pasolini ai giovani manifestanti di Valle Giulia;
Luigi Di Ruscio, poeta e operaio). In Il mito e l’archetipo si prendono
in considerazione dati mitici o archetipici ricorrenti, dal mito di Orfeo come
archetipo del poeta agli elementi archetipici in Antonia Pozzi, passando
attraverso la figura di Ulisse nella poesia del Novecento. In Arbori del
contemporaneo si propongono riletture di esperienze poetiche decisive per
una definizione della lirica contemporanea, dai simbolisti francesi al radicale
rinnovamento di inizio Novecento, preannunciato dalla rivoluzione di Schönberg
in ambito musicale. Nell’ultima sezione, Fluttuazioni, si inseriscono
infine contributi di carattere vario, da Leopardi a Ingeborg Bachmann, con
frequenti raffronti tra epoche diverse, in un dialogo inesausto tra passato e
presente.
Il
volume si rivolge a un pubblico di persone interessate alla letteratura a vario
titolo: studenti universitari, studiosi, semplici appassionati. Il rigore della
ricerca si coniuga con un’esposizione volutamente scorrevole, al fine di
rendere la lettura adatta ad un’ampia utenza.
Opera disponibile in cartaceo a questo LINK
Francesca Innocenzi è
nata a Jesi (Ancona). Laureata in lettere classiche, è dottoressa di ricerca in
poesia e cultura greca e latina di età tardoantica.
Ha pubblicato la raccolta
di prose liriche Il viaggio dello scorpione (2005); la raccolta di racconti Un
applauso per l’attore (Manni 2007); le sillogi poetiche Giocosamente il nulla
(Edizioni Progetto Cultura 2007), Cerimonia del commiato (Edizioni Progetto
Cultura 2012), Non chiedere parola (Edizioni Progetto Cultura 2019), Canto del
vuoto cavo (Transeuropa 2021); la plaquette Formulario per la presenza
(Edizioni Progetto Cultura, Quaderni di poesia Le gemme, 2022); i saggi Il
daimon in Giamblico e la demonologia greco-romana (Eum 2011) e Voci dal tempo
indicibile. Ventuno saggi brevi sulla poesia (Rossini 2023); i romanzi brevi
Sole di stagione (Prospettiva 2018) e Diario di una stalker mancata (Edizioni
Progetto Cultura 2022). Nel 2023 è uscita in Romania la plaquette bilingue
Halou de toamnǎ/ Alone d’autunno per Edizioni Cosmopoli di Bacǎu.
Per Edizioni Progetto
Cultura ha diretto una collana di poeti esordienti, «La scatola delle parole»,
tra il 2007 e il 2012, e curato alcune pubblicazioni antologiche, tra cui Versi
dal silenzio. La poesia dei Rom (2007); L’identità sommersa. Antologia di poeti
Rom (2010); Il rifugio dell’aria. Poeti delle Marche (2010). È redattrice del
trimestrale di poesia «Il Mangiaparole», della rivista online «Poesia del
nostro tempo» e collabora con vari blog letterari con recensioni e articoli
sulla poesia greco-romana e contemporanea. Ha ideato e dirige il Premio di
poesia Paesaggio interiore ed è direttrice artistica dell’omonimo Festival.
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