Una pagina bianca
Immersa nel
silenzio della mia cucina, con un foglio bianco innanzi, osservo il mondo da
dietro ai vetri, gli alberi oscillano, fantastico che mi stiano salutando.
Sono anni che
ci scrutiamo a vicenda,mi conoscono bene e io loro. Innevati, fioriti, con le
fronde al vento,verdeggianti hanno trascorso gran parte della loro esistenza accanto
alla mia.
Senza dubbio saprebbero rispondere alle mille domande
che ogni giorno attanagliano la mia mente, ai perché e per come sulla mia esistenza.
Ecco,se loro
parlassero: potrebbero dirmi che devo fare, per non sentire questo senso
d’inadeguatezza che mi tormenta.
Invidio la loro calma: maestosi e sereni si godono il tiepido sole autunnale, vederli così imponenti nel paesaggio eppure nello stesso tempo fragili e arrendevoli al loro destino mi dà un senso di pace.
Invidio la loro calma: maestosi e sereni si godono il tiepido sole autunnale, vederli così imponenti nel paesaggio eppure nello stesso tempo fragili e arrendevoli al loro destino mi dà un senso di pace.
Il loro spirito vive col mio, hanno percepito le mie
lacrime, le mie risate, le mie canzoni stonate , ma anche le mie urla d’aiuto.
Conoscono un parte di me che forse nessun’altro sa,
quella parte che vorrebbe volare libera e posarsi magari proprio su una di quelle
nuvole bianche, che intravedo oggi dalla mia finestra.
Le quali attraversano il paese senza meta certa, viaggiando
per il puro piacere di farlo,un po’come faccio io, quando viaggio con la mia penna
in mano, vagabondando lontano in cerca del mio mondo interiore.
Oggi sono
stranamente felice, forse sarà il sole che fa capolino dopo giorni di pioggia ,oppure
sarà la voglia di crederci nuovamente o ancora questa pagina bianca innanzi a me che inizia a
prender vita, è la gioia mia più grande
rianima i miei sensi rammentando nuovamente il mio cammino.
Monica Pasero
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