Vademecum d’emozioni di Giuseppe Donnici
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Vademecum d’emozioni
Giuseppe Donnici
Quest’opera è una raccolta di versi adolescenziali
che raccontano la realtà e le emozioni di un liceale in un piccolo paese della
provincia meridionale, lambito dal mare. La descrizione delle emozioni umane
cerca incessantemente un eguale nell'immensità della natura e del paesaggio,
tentando di confondersi con essa ma cadendo ogni volta nella sua stessa
finitezza. Le strofe riecheggiano in un disperato e dolcemente drammatico
peregrinare di sensazioni, cadenzate dalle luci dell'alba dietro le persiane,
dagli argenti lunari delle notti d'estate, sino ai banchi di umido glassati
sulle foglie degli aranci invernali. Il termine vademecum vuole rappresentare
un accompagno, un conforto alle delusioni che i sentimenti comportano, nel
quale ritrovare un similare di sofferenza e poterne dividere il peso, provando
il sollievo, verso il calar della sera o il principiare del giorno, di non
essere poi così soli.
BIOGRAFIA
DELL’ AUTORE
Giuseppe
Donnici nasce a Napoli nel Dicembre del 1983. Padre calabrese e madre
Siciliana, cresce e vive la
propria
giovinezza a Cariati, un piccolo paese della costa ionica in provincia di
Cosenza. E’ proprio qui,
durante
gli anni del Liceo, che nasce e si sviluppa la tendenza a scrivere ed imprimere
sul foglio le emozioni
e
le sensazioni di un’adolescenza non troppo rosea, caratterizzata da molte
preoccupazioni e disagi di
origine
sociale, che ne minano fortemente l’animo già di suo sensibile. Consapevole
dell’impossibilità di
condividere
molte delle proprie tristezze, trova nella penna e nelle notti silenziose i
giusti alleati della propria
coscienza, che si rinfranca nella soddisfazione di descrivere minuziosamente il
proprio vissutoaffinchè
non restasse vano e dimenticato, traendone un conforto personale: il vademecum
di emozioni.
Le
esperienze negative lo aiutano a scorgere l’importanza dei veri amici, quelli
coi quali tuttora intrattiene
sinceri
rapporti di affetto, nonché a ripulirsi di molte cose e persone a sé deleterie.
A completare, o meglio
definire
tale opera, arriva una persona alla quale sono dedicati la maggior parte dei
propri versi, che ne
suggella
la rinascita emotiva e ricarica l’animo provato attraverso una significativa
infusione di fiducia ed
autostima,
il tutto inquadrato nello scenario della meravigliosa costa calabrese e dei
suoi splendidi luoghi e
paesaggi.
Questo ottimismo lo aiuta ad affrontare la nuova avventura universitaria a Roma,
dove vivrà per
quasi
6 anni nel quartiere Prati: le strade, i monumenti ed i profumi capitolini, gli
forniranno ulterioriargomenti
di conversazione con sè stesso. Vive un’ulteriore esperienza universitaria a
New York, presso laStony
Brook University grazie ad una borsa di studio; qui, nei 4 mesi trascorsi
oltremare, scopre la bellezzadella
dimensione multiculturale stringendo amicizie tuttora vive nei propri contatti
e di recente rinsaldate in
alcuni incontri personali. Tornato in Italia si laurea in Giurisprudenza col
massimo dei voti ed inizia la
pratica
forense, all’esito della quale supera il concorso nazionale per l’abilitazione
all’esercizio della professione
forense al primo tentativo, diventando avvocato all’età di 26 anni. Nel frattempo,
avendo vinto un
altro pubblico concorso, inizia a prestare servizio nel 2009 come funzionario
presso un ente regionale,
ove
lavora tuttora.
Amante
delle arti, suona il pianoforte dall'età di 6 anni; nel 1998 si è diplomato in
Teoria e Solfeggio Musicale
presso il conservatorio statale Stanislao Giacomantonio di Cosenza. E’
autodidatta di chitarra, con la
quale ispirandosi all’amato Fabrizio De Andrè, ha creato diversi pezzi
descrittivi ed al contempo critici del proprio
paese e della propria terra.
Pratica
nuoto, pesca subacquea e corsa. Ama viaggiare ed al contempo far conoscere le
meraviglie della propria
terra. Adora il cinema italiano degli anni 60 – 70 – 80 ed i grandi maestri
della comicità tragica e raffinata
come Tognazzi e Villaggio.
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