“Sono fermo, mi muovo, Montecatini Terme una storia nella storia” Di Gianluca Giusti Recensione a cura di Monica Pasero


 "Oggi e ieri di una città che gli ha dato i  Natali
e  che serba gelosamente nel cuore"

                                                                                                                 
    

“Sono Fermo, mi muovo.” Forse solo un libro lo può fare. Statico e in movimento al tempo stesso, può viaggiare, raccontare, disegnare strade immaginarie e condurci in luoghi lontani. Ed  in questo specifico caso, portarci a scoprire territori a noi sconosciuti. Aprirci alla loro storia, alle loro bellezze naturalistiche e artistiche. Tutto questo tramite la penna di Gianluca Giusti che porta in quest’opera la voglia di rendere omaggio ad una terra che gli ha dato i natali. Con capacità e sicurezza ci introduce in una lettura in cui l’intento primario è portarci a conoscere la sua amata città natia: Montecatini Terme e le innumerevoli realtà territoriali e naturalistiche che la contornano.
L’autore, come un bravo Cicerone, tra una pagina e l’altra ci porta a scoprire questa cittadina nella sua totalità: dai grandi edifici d’epoca, alla basilica, la stazione, le scuole, le piazze,  le strade, i parchi e le rinomate Terme fino a giungere ai tanti esercizi  commerciali nuovi e antichi che contribuiscono all’economia urbana.  Curiosità, aneddoti, volti, personaggi  noti e non,  di una città di grande valore sia storico che artistico. Dove l’autore conserva i suoi ricordi più cari e durante queste sue descrizioni non solo scopriremo le bellezze di quei luoghi ma anche piccoli  particolari, che forse solo le persone del posto conoscono. Inoltre l’autore ci condurrà  nella sua quotidianità  e nei tanti ricordi che lo legano alla sua amata Montecatini.
 
Dolcezza e tenerezza in questi passaggi che lo vedono bambino e poi adolescente, racconti sereni e vissuti con una punta di malinconia e ironia che portano ad una lettura non solo informativa ma  soprattutto umana, donando il giusto equilibrio al testo.
Il testo viene arricchito  e documentato da pregevoli fotografie in bianco e nero che riportano la Montecatini di oggi e di ieri  e  in alcuni scatti ritroviamo personaggi che la bella città toscana ebbe pregio di ospitare: Verdi, Toto, Puccini, Toscanini , Leoncavallo, Strauss,  Rossini , Mascagni  e molti altri. Fotografie storiche  che  danno un valore aggiunto all’opera.
Nella narrazione predomina la città, la sua storia, le curiosità e attrattive del territorio circostante. Qui l’autore con perizia e competenza descrive luoghi e personaggi di oggi e di ieri arricchendo il testo di nozioni sia storiche che d’interesse turistico.  
Ma c’è molto altro in quest’ opera che da  ampio spazio al pensiero dell’ autore   il quale   espone  opinioni personali  su varie tematiche dei giorni nostri.  Toccando davvero temi di grande rilevanza  mondiale, dalla politica, alla criminalità, alla scienza, alla società odierna e alla religione. Riflessioni ampie e argomentate, dove si rivela competenza e conoscenza degli argomenti trattati   ed  emerge  un pensiero  razionale e terreno poco incline a tutto ciò che non è scientificamente comprovato.
Il testo, visto il gran numero di argomenti esposti, però  tende ad appesantirsi  e la lettura rallenta. Qui entra in gioco l’estro dello scrittore che sfodera la sua arma segreta la quale appare già nelle prime pagine: una presenza discreta, sembrerebbe quella di un fantasma, Wilson, lord inglese nei suoi abiti impeccabili e sempre consoni ad ogni  situazione, durante  le sue  innumerevoli e  bizzarre  apparizioni darà forza e continuità alla lettura. Per me personaggio vincente e di punta dell’intero libro, che con i suoi siparietti farà riposare il lettore aprendolo al sorriso e alla fantasia, donando nuovo vigore e curiosità alla lettura.
 In un testo dove l’autore seppur in modo inconsueto e umano alterna  una  guida turistica documentata e particolareggiata a momenti di pura riflessione personale,  la figura effimera  di Wilson, che cozza con il pensiero razionale dell’autore, ne diviene la carta vincente. La fantasia  seppur  non comprovata, porta nell’ uomo leggerezza ed avventura  e in ogni narrazione che si rispetti diviene solida base per le emozioni.
L’autore ha saputo dosare il bisogno di conoscenza a quello di ilarità, donando un testo  interessante, curioso e divertente. Omaggiando così una bella città italiana vista con occhi di chi, dal cuore la guarda.

 Monica Pasero


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