Ora che è tempo di sosta di Angela Ambrosini. Recensione a cura di Monica Pasero
Pirandello
citava: “La fantasia abbellisce gli
oggetti cingendoli e quasi irraggiandoli d’immagini care. Nell’ oggetto amiamo
quel che vi mettiamo noi.”
La silloge mi
riconduce a questo pensiero, forse per l’amore che l’autrice mette tra l’
osservare e il successivo comporre; nei
suoi versi si avverte forte la sua personale ricerca espressiva che viaggia,
oltre che nei suoi ricordi, anche attraverso
fotografie, dipinti e oggetti vari;
l’immagine diviene fulcro creativo in quest’ opera e, tramite essa, la
poetessa si racconta in liriche minuziose che descrivono, riportano alla vita
ciò che gli occhi e il suo cuore han visto e vissuto per prima. Il titolo di questa silloge: “Ora che è tempo
di sosta”, mi fa pensare appunto all’
accuratezza del suo scrivere che con calma e fermezza, riporta descrizioni e
stati d’animo di grande impatto su queste pagine. Una raccolta, a mio avviso,
che va letta con la cura ed attenzione necessarie, in questo caso, per comprendere il senso più profondo di queste
liriche; visto che ci troviamo di fronte
ad una “mano”elegante, delicata ma nel contempo complessa.
Un linguaggio puntuale,
il suo: nessuna parola è stata lasciata al caso, sempre ponderata, curata, quasi adagiata sulla
carta. L’Autrice con dedizione e passione, sembra voler rimarcare con tratto
forte ciò che i suoi versi stavano ricostruendo.
Angela Ambrosini in questa raccolta esprime tutta la sua
personalità e forza, magnificando appieno le sue sensazioni che si alternano in attimi nostalgici. Protagonisti sono gli affetti, a lei più cari
che ritroviamo in versi dolci e
dal contempo velati
da un calvario personale, dove in alcuni passaggi si evince il dolore di una “figlia” rapita dai ricordi
che rivive, combattuta dalla tenerezza di essi e dalla “rabbia” per una vita effimera. Passaggi
malinconici carezzano queste pagine, cedendo però anche il posto alla forza della vita, del colore,
delle Stagioni, delle forme e della bellezza.
Un’opera ricca che spazia su tematiche varie che l’Autrice affronta nella sua
personalissima visione espressiva, evidenziando una vena creativa capace e sensibile al tempo stesso.
La forza di questo testo è senza dubbio nel connubio tra
immagine e poesia, una raccolta che viaggia nell’incedere del pensiero e lentamente
ricostruisce ciò che gli occhi trasmigrano al cuore.
Buona lettura.
Monica Pasero
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